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Madrid, neo sindaco di destra cancella ztl: “E’ una cosa di sinistra”

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Madrid, neo sindaco di destra cancella ztl: “E’ una cosa di sinistra”. Nella foto Ansa: la protesta in piazza

ROMA – Dopo averlo annunciato in campagna elettorale lo ha fatto. Il neo sindaco di Madrid José Luis Martínez-Almeida, in carica da poco più di due settimane con una coalizione di destra che comprende, oltre al partito Popolare, anche l’estrema destra di Vox, dalla giornata di ieri, lunedì 1 luglio, ha di fatto cancellato la Ztl nel centro cittadino.

Il provvedimento era stato istituito nove mesi fa dalla giunta di sinistra, uscita sconfitta dalle urne, che aveva comportato una notevole riduzione dell’inquinamento nel centro urbano. Il neo sindaco ha però deciso di andare contro corrente rispetto a praticamente tutte le altre grandi città europee (Roma e Milano comprese, ma anche Londra, Stoccolma per citarne alcune) ed ha tolto i varchi, giudicati una misura di “sinistra”.

Smontare tutto in pochi giorni non era però possibile. Per questa ragione, Martínez-Almeida ha optato per una moratoria: chi viola la ztl entrando con la propria auto nel centro senza averne titolo, non subirà alcuna penalizzazione e non pagherà i 90 euro di sanzione previsti fino a venerdì scorso.

Dopo lo scetticismo e i malumori iniziali, la Ztl denominata “Madrid Central” che riguarda un’area vasta 5 chilometri, era diventata in città un provvedimento amato da molti cittadini che avevano notato un miglioramento della qualità dell’aria. Ed anche i commercianti, superato lo scetticismo iniziale, avevano cominciato ad apprezzare l’iniziativa.

Tutto annullato ora. E così, nella giornata di lunedì 1 luglio, il primo giorno della moratoria, in strada a Madrid hanno circolato il 6 per cento in più di auto. 

Lo scorso fine settimana, malgrado il caldo torrido, migliaia di cittadini e ambientalisti si sono dati appuntamento sulla Gran Via per protestare contro quello che considerano un passo indietro inaccettabile. I manifestanti hanno chiesto al sindaco di fare un passo indietro. Tra loro anche studenti e genitori delle scuole del centro, uniti nel chiedere all’amministrazione di ripensarci.

Fonte: Huffington Post, La Stampa, Ansa 

 

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