Dopo le uova, la carne. Un’alta percentuale di diossina è stata infatti scoperta nella carne di maiale di alcuni allevamenti tedeschi.
L’allarme viene in particolare dalla Bassa Sassonia dove centinaia di animali sono già stati abbattuti. A far crescere l’allarme è il fatto che non si tratta di un caso isolato. In un altro allevamento di suini dello stesso Land, infatti, sarebbero stati riscontrati valori di diossina vicini a quelli limite.
“Un test sulla carne di maiale ha lasciato trasparire un alto tasso di diossina” in una delle fattorie chiusa dalla fine della scorsa settimana come misura preventiva in seguito alla scoperta di integratori alimentari per animali infetti, ha dichiarato un portavoce del ministero del Consumo della Bassa Sassonia.
”Questa carne non è commerciabile, tutti gli animali dovranno essere abbattuti e le carcasse saranno bruciate”, ha aggiunto. Tuttavia non è stato in grado di specificare il tasso esatto di diossina rilevato, o anche se il limite fosse stato superato o no. Finora, solo le uova avevano presentato un livello di diossina superiore al limite, ma molti test erano stata ordinati per la carne di pollo, maiale, o per il latte di mucca, ugualmente suscettibili di esserecontaminati. Finora ”100.000 uova sono state distrutte in Bassa Sassonia a causa della diossina. Nei prossimi giorni è probabile che altre 100.000 seguiranno la stessa sorte”, ha continuato il portavoce.
La Ue studia le contromisure. Patrick Vanden Avenne, presidente della Fefac (Federazione europea dei produttori di mangimi compositi), ha scritto in un comunicato che essi sono pronti a presentare “entro la fine del mese” una proposta di autoregolamentazione per il monitoraggio della presenza di diossina, per evitare che si ripetano casi come quello della Germania.