Le Iene e la vicenda di Mariam Moustafa, 18enne italiana uccisa a Nottingham da gang di baby bulle Le Iene e la vicenda di Mariam Moustafa, 18enne italiana uccisa a Nottingham da gang di baby bulle

Mariam Moustafa, 18enne italiana picchiata a Nottingham da baby bulle. Muore dopo 12 giorni di coma, VIDEO aggressione

Le Iene e la vicenda di Mariam Moustafa, 18enne italiana uccisa a Nottingham da gang di baby bulle
Mariam Moustafa, 18enne italiana uccisa a Nottingham da gang di baby bulle (foto da Facebook)

NOTTINGHAM – Mariam Moustafa, 18 anni appena, italiana di origini egiziane cresciuta ad Ostia, il quartiere romano che si affaccia sul mare, è morta dopo 12 giorni di coma. Una baby gang l’aveva picchiata a Nottingham in Grna Bretagna.

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L’aggressione è avvenuta il 20 febbraio ma la ragazza era stata rimandata a casa dopo che il personale dell’ospedale l’aveva visitata. Dopo qualche giorno è entrata in coma, un coma che è durato 12 giorni. Alla fine Mariam non ce l’ha fatta. “La sorella l’ha trovata boccheggiante su letto, completamente blu in volto e non riusciva a parlare” racconta ora la mamma che aggiunge che la figlia era stata aggredita già in agosto. 

I genitori di Mariam hanno subito accusati i sanitari britannici rei, a loro modo di vedere, di non essersi accorti di una emorragia interna che si è poi rivelata fatale. Altra accusa contro le autorità inglesi, che hanno già rilasciato le protagoniste dell’aggressione e avrebbero lasciato perdere la matrice razzista dell’attacco.

Della vicenda si sono occupate Le Iene, che sul loro sito accompagnano la presentazione del servizio di Pablo Trincia che andrà in onda domenica sera:

Mariam Moustafa, 18 anni, di origini egiziana, nata in Italia e cresciuta a Ostia, si era trasferita Oltremanica con la famiglia da 4 anni. Il padre voleva farla studiare assieme alla sorella di 15 anni e un fratello di 12 nelle scuole inglesi ma a Mariam mancava tantissimo l’Italia. Soffriva tra l’altro di una malformazione cardiaca per cui si curava dalla nascita.

Tre settimane fa, il 20 febbraio, si trovava su un autobus assieme a un suo amico, che ha tentato di proteggerla dal gruppo delle ragazze che l’hanno aggredita a calci e pugni, come si vede anche in un video che sta girando su internet. Proprio quel giorno aveva saputo di essere stata ammessa alla facoltà di Ingegneria. Una volta portata in ospedale, nonostante dicesse di stare molto male, l’hanno rimandata a casa. La mattina dopo era già in coma. Domenica in onda vi racconteremo tutta la storia.

La polizia inglese ha intanto spiegato che Mariam è stata colpita da diversi pugni prima di salire sul bus preso fuori dal Victoria Centre, un centro commerciale che si trova in Parlament Street. Per fuggire alla furia del gruppo, che l’aveva trascinata per terra per oltre venti metri, è salita a bordo di un autobus. Il branco, composto da una decina di ragazze, l’ha però seguita e ha continuato a picchiarla anche sul mezzo, finché non è intervenuto l’autista che le ha bloccate.

Mariam aveva già perso i sensi. È stata portata al Queen’s Medical Center dove i medici l’hanno dimessa poche ore dopo. Il giorno seguente è stata ricoverata d’urgenza al Nottingham City Hospital dov’è morta dopo dodici giorni di coma. Il gruppo aveva ripreso tutta l’aggressione con il cellulare e condiviso poi i filmati con gli amici.

La polizia di Nottinghamshire ha confermato che è in corso un’approfondita indagine e ha chiarito che “al momento non ci sono informazioni per suggerire che l’aggressione sia stata motivata dall’odio”.

Nei giorni scorsi una ragazza di 17 anni era stata fermata con l’accusa di aggressione aggravata ma è stata poi rilasciata su cauzione. Diversi altri giovani sono stati invece interrogati. Assicurando che il caso viene seguito con la massima attenzione, gli inquirenti britannici hanno acquisito le immagini della telecamera di sorveglianza del bus.

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