Affittasi campi per coltivare marijuana. Il piano anti-crisi in Spagna

Pubblicato il 5 Marzo 2012 - 14:22 OLTRE 6 MESI FA

RASQUERA (SPAGNA) – Un villaggio della Catalogna ha deciso di affittare alcuni suoi terreni per la coltivazione della Cannabis e sconfiggere così recessione e disoccupazione. Gli anziani di Rasquera, questo il nome del villaggio, sono preoccupati che il loro paesino diventi in breve tempo nuova mecca per i fumatori di marijuana. Ma è proprio questo uno degli obiettivi dell’accordo preso dall’amministrazione comunale, che spera in un duplice risultato: sconfiggere la disoccupazione locale e rilanciare il turismo.

Il protocollo d’intesa firmato tra l’amministrazione di Rasquera e un’associazione catalana di fumatori di Cannabis, che conta circa 5 mila soci tra i suoi ranghi, porterà nelle casse comunali 1,3 milioni di euro. Il primo cittadino, Bernat Pellisa, ha chiesto un parere legale affinché la misura adottata non fosse in contrasto con le ambigue leggi spagnole in tema di droghe leggere. “I prodotti – ha spiegato Pellisa – non saranno tutti a base di cannabis, ci sarà la rotazione delle colture con i cereali e le barbabietole da zucchero”.

La legge spagnola, attualmente, consente il consumo privato di marijuana, tradotto in un possesso di 15-20 grammi (5 grammi di hashish) che possono essere moltiplicati per 5 giorni di consumo e raggiungere 75 grammi di marijuana (25 di hashish). L’interpretazione di “coltivazione per uso proprio”, più accreditata, dovrebbe essere di due piante di cannabis a testa in casa. La normativa proibisce l’uso in un luogo pubblico, ma la legge non sempre viene applicata alla lettera.