GRENOBLE – Michael Schumacher in lotta tra la vita e la morte. In coma dopo un’incidente sugli sci avvenuto a Grenoble, in Francia. Il pilota tedesco ha sbattuto violentemente la testa contro una roccia mentre sciava fuori pista insieme al figlio di 14 anni. E ora è in coma, dopo essere stato operato due volte causa una emorragia cerebrale e le sue condizioni sono definite “critiche” dai medici.
Schumacher, dicono i medici nel bollettino medico diffuso alle 11 del mattino del 30 dicembre, ha un vasto ematoma cerebrale. E i due interventi chirurgici sono serviti a ridurlo. La situazione, però, resta critica e a domanda diretta in conferenza stampa i medici rispondono laconici: “Non possiamo sbilanciarci sul suo futuro”.
Insomma la condizione è “seria” ed è “troppo presto per fare una prognosi”. Il tedesco è stato già operato appena arrivato in ospedale per ridurre l’edema.
Le certezze su quanto accaduto il 29 dicembre sulle alpi Francesi, a Meribel, finiscono qui. Perché in un primo momento le notizie arrivate su Schumi erano di segno decisamente diverso: solo un forte trauma cranico, aveva il casco, non è in prognosi riservata. Tutto lasciava pensare a un incidente “normale”. Fino alla serata del 29 quando hanno iniziato a circolare voci decisamente diverse, quelle che davano Schumacher in condizioni critiche per un’emorragia cerebrale, poi addirittura in coma.
All’inizio, invece, da Mirabel era arrivato un comunicato di tutt’altro tenore:
“La polizia sta indagando per capire cosa ha provocato l’incidente. La caduta è avvenuta alle 11.07 circa mentre sciava fuoripista. Ha sbattuto la testa contro una roccia e i soccorsi sono intervenuti rapidamente, alle 11.15. E’ stato issato e portato in ospedale a Moutiers. Era scioccato, un po’ agitato, ma cosciente. Potrebbe trattarsi di un trauma cranico, ma non dovrebbe essere nulla di grave”.
Realtà smentita dalle informazioni successive. A cominciare dal tono più preoccupato della portavoce Sabine Kehm, che non era con ‘Schumi’. Lei aveva specificato che
”Michael portava il casco, ora i medici si stanno occupando di lui con professionalità. Vi chiediamo di comprendere che non possiamo fornire in continuazione informazioni sul suo stato di salute”.
A fare chiarezza sulla ridda di voci è arrivato in tarda serata di domenica il comunicato diffuso dal centro ospedaliero universitario (Chu) di Grenoble, dove nel frattempo l’ex ferrarista era stato ricoverato, dopo il trasporto in elicottero, proveniente dalla struttura di Moutiers, in Savoia: ”è in condizioni critiche”.
”Al suo arrivo qui soffriva di un trauma cranico grave, con coma – aggiungeva la nota – e per questo si è reso immediatamente necessario un intervento neurochirurgico. Le sue condizioni rimangono critiche”.
Il comunicato, che precisava anche nelle ”12,40 locali” l’ora del ricovero dell’ex ferrarista, è stato firmato dal professor Chabardes, neurochirurgo dell’ospedale, dal professor Payen, capo della squadra di anestesia e rianimazione della struttura, e dal direttore generale aggiunto dell’ospedale, Marc Penaud. E’ stato letto da un altro dirigente ospedaliero, Jean-Marc Grenier, che ha specificato come fosse stato redatto con il consenso dei familiari dell’ex pilota.
Nel centro Chu di Grenoble si trovano anche la moglie e i figli di Schumacher, e secondo Rmc sarebbe arrivato anche il professor Gerard Saillant, un luminare amico del tedesco, e che lo operò nel 1999 dopo l’incidente di Silverstone.
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