BERLINO – Sono 372 i neonazisti scomparsi in Germania. Persone che dovrebbero essere in carcere, perché condannate per omicidi, aggressioni, rapine, frodi o furti. Invece i 372 nazisti tedeschi sono scomparsi nel nulla e ora si teme che gli estremisti vivano in clandestinità e si preparino a mettere a segno altri crimini o attentai. La preoccupazione è alta in Germania, dove il numero di carcerazioni non eseguite per questi reati è aumentata dal 2013, tanto che è stata avanzata una interrogazione parlamentare a Berlino.
Tonia Mastrobuoni su La Stampa scrive che i 372 neonazisti dovrebbero essere in carcere ormai da mesi e invece hanno fatto perdere le loro tracce:
“A metà settembre risultavano 450 mandati di arresto contro 372 estremisti di destra, condannati per omicidi, gravi aggressioni, rapine in banca, frodi o furti. Delle due l’una: o la polizia non li ha trovati oppure sono entrati in clandestinità. Un’ipotesi che spaventa molti, dopo il caso Nsu, la cellula nazionalsocialista scoperta nell’autunno del 2011 che per anni ha assassinato stranieri, poliziotti e ha alimentato una strategia della tensione con attentati dinamitardi in alcune città tedesche.
Rispondendo a un’interrogazione parlamentare della deputata dei verdi Irene Mihalic, il governo ha ammesso che al 15 settembre erano stati emessi ma non eseguiti quei 372 ordini di arresto. Un numero, oltretutto, in aumento. Nel 2013 i mandati di arresto erano ancora 268, il 30% in meno. Mihalic è preoccupata «che i neonazisti compiano crimini gravi in clandestinità, e che, di nuovo, non se ne accorga nessuno». Ancora: «Dove sono questi estremisti? Stanno creando una nuova rete terroristica?». Un interrogativo angosciante”.