Monaco. Domenico Lorusso ucciso: difese la fidanzata da uno sputo

Monaco. Domenico Lorusso ucciso: difese la fidanzata da uno sputo
Monaco. Domenico Lorusso ucciso: difese la fidanzata da uno sputo

MONACO – Uno sputo alla sua fidanzata. Un gesto di offesa gratuito mentre Domenico Lorusso, 31 anni, e la sua fidanzata, 28 anni, passeggiavano in bicicletta nelle strade di Monaco di Baviera, in Germania. Lorusso, ingegnere italiano originario di Potenza e che vive in Germania, ha reagito. Tra Lorusso e l’uomo è nata una colluttazione: pochi attimi e l’ingegnere italiano si è ritrovato una lama di coltello nel cuore. E’ morto così Domenico Lorusso la sera del 29 maggio, davanti agli occhi della fidanzata. Ora a Monaco di Baviera è caccia al killer di Domenico.

La conferma della morte di Lorusso arriva dal console italiano di Monaco, Filippo Scammacca del Murgo, che ha espresso il cordoglio della comunità italiana per questa drammatica morte. Sul caso indaga la polizia del Land del sud, dalla sera del 29 maggio a caccia del balordo, che intorno alle 22, incrociando i due fidanzati in bicicletta lungo la ciclabile che costeggia l’Isar, all’altezza dei Erhardstrasse, ha oltraggiato la donna sputandole addosso.

Domenico voleva difenderla. Così ha fatto retromarcia per fermare lo sconosciuto e chiedergli spiegazioni del gesto. Poche parole, poi la colluttazione che sfocia nel delitto. Il provocatore, un uomo probabilmente sui 35 anni, dalla corporatura media, ha tirato fuori un coltello e ha colpito l’ingegnere potentino.

L’omicida, ora ricercato dalla polizia, si è poi allontanato a piedi. La fidanzata di Lorusso, che ha assistito all’agghiacciante sequenza da una certa distanza, si è lanciata a soccorrerlo, chiedendo e ottenendo l’aiuto dei passanti, per portarlo nell’ospedale più vicino. Domenico è arrivato ancora vivo al pronto soccorso, ma non ce l’ha fatta.

La notizia della tragica morte del ragazzo è stata accolta con dolore nella sua città d’origine: Potenza dedicherà un minuto di raccoglimento alla sua memoria, stasera, durante la ‘parata dei turchi’, e domani in occasione della processione del santo Patrono. Un gesto doveroso, secondo il presidente della Commissione dei lucani all’Estero Luigi Scaglione, che lo ha proposto. Scaglione ha confermato la disponibilità e l’impegno massimo della commissione nelle azioni che si renderanno necessarie in Germania.

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