Il Monte Bianco custodisce un pericolo nascosto. Un lago celato sotto il ghiacciaio della Tete-Rousse minaccia i tremila abitanti della valle di St. Gervais. Una bomba a orologeria che potrebbe tracimare e investire con un’onda devastante di 65000 metri cubi d’acqua tutta l’area e in soli 15 minuti anche la famosa località di Chamonix potrebbe scomparirebbe.
Nel 1892 un evento simile causò la morte di 172 persone. A lavoro gli esperti che per risolvere il problema devono ricorrere al più estremo e difficoltoso dei rimedi: drenare il lago. E non è neanche un’operazione economica: il costo totale è di circa due milioni di euro.
Un lago killer, come hanno rivelato alcuni ricercatori al Daily Telegraph un mese fa quando fu scoperto, potrebbe generare una sorta di “tsunami” da 6 a 8 volte più grande dell’originale volume d’acqua. Ma le operazioni al momento in atto non hanno una riuscita sicura. Se non dovessero funzionare i drenaggi è pronto un piano d’emergenza.
La popolazione della vallata è infatti pronta al peggio: l’evacuazione delle zone interessate. Una scenografia da film: suono delle sirene e abitanti pronti ad abbandonare le proprie case. Una volta sentito il suono delle sirene, agli abitanti non resterebbero che pochi minuti per abbandonare le case.
Sulle operazioni non tutti sono fiduciosi. Jean-Marc Peillex, sindaco di Saint-Gervais-les-Bains, è tra quelli che crede nella riuscita dell’intervento, mentre Nicolas Karr del France’s National Forests Office non ha nascosto le difficoltà dell’operazione: “iamo a 3.200 metri di altezza. Non ci sono strade da poter percorrere, l’unica via d’accesso al ghiacciaio sono gli elicotteri. In più nella zona c’è un alto rischio di valanghe”. Ma il vero nemico della vallata adesso è il tempo, come spiega lo stesso Karr: “Non abbiamo molto margine di azione, dopo metà ottobre bisognerà valutare le condizioni del tempo per capire se continuare o meno”.
Le bellezze del Monte Bianco potrebbero fare la fine di Atlantide quindi. Il mondo ha le dita incrociate.