Moria di cinghiali in Bretagna, è giallo

PARIGI, 26 LUG – Preoccupazione in Bretagna, Francia occidentale, per una moria di cinghiali intorno alla baia di Saint-Brieuc, che secondo alcuni potrebbe essere legata alla proliferazione nell'area delle alghe verdi.

Nella sola giornata di oggi sulla spiaggia, coperta da uno spesso strato di alghe in putrefazione, sono stati trovati quindici animali morti, portando il totale complessivo a 30 dall'inizio del mese di luglio. Le analisi tossicologiche sulle carcasse rinvenute in precedenza sono ancora in corso, e i risultati non si avranno prima di qualche settimana, ma gia gli ambientalisti sono sul piede di guerra, e accusano le autorita' locali di non fare abbastanza per combattere il fenomeno.

''Bisogna capire cosa succede e trovare una soluzione, in completa trasparenza'' ha auspicato dal canto suo il segretario generale della prefettura della Cotes-d'Armor, il dipartimento in cui si trova la spiaggia. ''In mancanza di certezze, ci sono diverse ipotesi'' ha aggiunto, sottolineando che la causa della moria non e' ancora stata accertata e che tutte le piste sono considerate possibili, dall'asfissia provocata dalle alghe, che in fase di putrefazione emettono gas venefici, all'intossicazione.

''Una delle ipotesi a cui lavoriamo – ha spiegato all'agenzia France Presse il direttore dell'agenzia per le acque bretone, Gilles Huet – e' che gli animali abbiano bevuto l'acqua colpita da eutrofizzazione (prolificazione eccessiva di alghe, ndr.) e che potrebbe contenere cianobatteri''.

Il fenomeno delle alghe verdi, che sono innocue quando immerse ma diventano pericolose quando si putrefanno a contatto con l'aria, e' sempre piu' preoccupante in Bretagna, dove ogni anno aumenta la quantita' di vegetali depositati raccolti dai servizi di pulizia delle spiaggie.

''Raccogliamo le alghe un giorno, e l'indomani ritornano. E' la botte delle Danaidi'' ha commentato il vicepresidente dell'agglomerazione di Lamballe, che coordina la pulizia, che poi aggiunge amaro: ''siamo amministratori locali, viviamo qui da anni. Quando eravamo piccoli, era la nostra spiaggia, e non c'erano alghe''.

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