Mosca. Notte più fredda dell'inverno a -24 gradi, gelato anche il Caspio

MOSCA – Con una minima di -24, Mosca ha registrato la sua notte piu' fredda dall'inizio dell'inverno risvegliandosi sotto una nuova nevicata, mentre nella regione intorno alla capitale il termometro e' sceso a -28. Nella capitale russa, tuttavia, non ci sono problemi di circolazione, neppure per i mezzi pubblici, grazie all'ormai collaudata ''macchina spazzaneve'' del Comune: un esercito di 50 mila addetti, in gran parte immigrati – sottopagati – delle ex repubbliche caucasiche dell'Asia centrale e 10 mila mezzi che la scorsa notte hanno portato via 54 mila metri cubi di neve (11 mln e mezzo da inizio dicembre).

Una ''macchina' che costa 2 miliardi di rubli al mese, pari a 50 milioni di euro. In genere, per prevenire la formazione del ghiaccio, strade e marciapiedi sono cosparsi di una controversa miscela di polvere di marmo e acido formico: gli ambientalisti sostengono che e' nociva e che ha effetti corrosivi sulle scarpe (finora 40 richieste di danni), mentre le autorita' assicurano che tutto e' in regola. Anche le scuole restano aperte: chiudono solo a -25.

Ben diverse le temperature in altre zone del Paese: nell' estremo oriente russo sono scese ad oltre meno 50 (-53 in Ciukotka, -51 nel villaggio di Oimiakon, in Iakuzia, considerato in genere il punto piu' freddo della Russia), in Siberia ad oltre meno 30 (-34 a Tomsk, -35 a Tuva'). Idem sugli Urali e nella regione del Volga: nella zona di Volgograd, l'ex Stalingrado, 70 auto sono rimaste intrappolate da neve alta tre metri e mezzo e 26 conducenti bloccati all'interno delle vetture sono state evacuati.

Dall'inizio dell'inverno il gelo – arrivato nella capitale da una decina di giorni – ha fatto 34 morti nella sola Mosca, in gran parte senza tetto: la capitale, su questo fronte, e' poco attrezzata per soccorrerli e aiutarli. Gazprom, intanto, si vede costretta a ridurre le forniture all'Europa per far fronte all'aumento dei consumi interni, saliti ieri a 2 miliardi di metri cubi al giorno, pari al consumo mensile medio della Bulgaria.

Il freddo record in Russia colpisce anche la riva occidentale del mar Caspio, solitamente tiepida. E' gelato da ieri il lungomare di Makhachkala, capitale del Daghestan, nel Caucaso russo non lontano dal confine meridionale della Federazione. In citta' il termometro e' calato fino a meno 12, e nella zona di mare circostante il porto si e' formato uno strato di ghiaccio spesso almeno 6 centimetri. Le imbarcazioni continuano a circolare regolarmente, ma a volte gli equipaggi devono servirsi di un piccone per farsi strada tra i ghiacci.

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