Tabloidgate: arrestato per spergiuro Coulson, ex portavoce di Cameron

LONDRA – Andy Coulson, l’ex portavoce di David Cameron, è stato arrestato per spergiuro in un procedimento giudiziario in Scozia legato al Tabloidgate.

Coulson, che si è dimesso da Downing Street nel gennaio 2011 ed è stato anche portavoce di Cameron quando l’attuale primo ministro britannico era il leader dei Tory, è sospettato di aver mentito quando, nel 2010, ha dichiarato alla magistratura scozzese di non esser stato a conoscenza di attività illegali da parte di giornalisti quando era direttore del domenicale del gruppo Murdoch News of The World. Lo ha annunciato il Crown Office della Scozia a Glasgow.

L’ex portavoce di Downing Street Andy Coulson è stato portato dalla polizia scozzese da Londra al commissariato di Govan, nei pressi di Glasgow, per essere interrogato.

L’ex capo delle comunicazioni di David Cameron è sospettato di avere mentito sotto giuramento durante una deposizione al processo contro Tommy Sheridan, l’ex capo del partito socialista scozzese, nel dicembre 2010, quando era ancora a Downing Street.

Il processo ha portato alla condanna di Sheridan a tre anni di prigione per aver mentito, a sua volta, sotto giuramento durante un processo per diffamazione contro News of the World nel 2006. Il tabloid domenicale diretto all’epoca da Coulson aveva rivelato che Sheridan era uno scambista e un adultero. L’uomo politico scozzese aveva vinto 200 mila sterline di danni dal domenicale ma era poi finito sul banco degli imputati per spergiuro.

Alle udienze in corso presso la Commissione Levenson che indaga sul Tabloidgate il ministro delle attività produttive Vince Cable, che fino al dicembre 2010 ha avuto la delega dell’affare BSkyB., ha detto:  ”James Murdoch chiese di incontrami per parlare dell’affare BskyB. Io non volli”.

Cable fu esautorato del dossier BSkyB quando disse che avrebbe ”dichiarato guerra a Murdoch”. Lui, ha detto Cable, aveva ”troppa” influenza politica e i leader dei partiti erano ”troppo vicini” al tycoon. Cable ha detto di esser stato attento a proposito di chi incontrava perché ”avrebbe potuto dare l’impressione di favoritismo” ai partiti politici. E a proposito del colloquio negato con James Murdoch su BSkyB ha spiegato che ”non aveva intenzione di offenderlo” ma dopo attenta riflessione ha concluso che non era ”appropriato”.

Oggi ha detto di aver tenuto ”una mente indipendente” sull’offerta del tycoon: ”questo non significa non avere opinioni”.

 

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