Nacho Vidal arrestato per la morte di un uomo durante un rito sciamanico

ROMA – Nacho Vidal, uno degli attori a luci rosse più famosi del mondo, è stato arrestato in Spagna dalla Guardia Civil con l’accusa di omicidio colposo.

Secondo il quotidiano El Pais, l’attore sarebbe coinvolto nella morte del fotografo José Luis Abad avvenuta la scorsa estate a Enguera.

I fatti sarebbero accaduti nella casa di Nacho Vidal. Abad aveva infatti partecipato a un rito sciamanico consistente nell’inalare veleno di rospi per uscire da una tossicodipendenza. Inalazione che gli sarebbe stata fatale.

L’autopsia aveva rilevato la presenza di dimetiltriptamina nel sangue del fotografo: si tratta di una sostanza che viene emessa dalle ghiandole dei rospi quando si sentono minacciati. Per uccidere un uomo ne occorre una grande quantità.

L’esame post mortem aveva stabilito che la causa della morte del fotografo fosse stato un infarto del miocardio e prima di morire Abad aveva accusato convulsioni e asfissia. 

Sempre secondo il quotidiano spagnolo, Nacho Vidal, arrestato venerdì 29 maggio e rilasciato senza misure restrittive, avrebbe fatto registrare il rito con uno smartphone e questa sarebbe una delle principali prove utilizzate nel corso delle indagini.

Inoltre Vidal, secondo il quotidiano Levante EMV, avrebbe provato a rianimare senza successo il fotografo e che ci sono voluti più di 20 minuti prima che i presenti chiamassero i soccorsi. Ad essere accusati di omicidio colposo sono Nacho Vidal e due membri del suo entourage. 

Nacho Vidal ha la sindrome di Reiter

Solo pochi mesi fa era giunta la notizia che aveva sconvolto il settore dell’industria dei film per adulti, ovvero la sieroposività di Nacho Vidal

Una notizia che però alla fine si era rivelata solo una fake news.

Era stato proprio l’attore, stanco dei pettegolezzi sul suo stato di salute, ha smentire categoricamente tutte le voci relative a un presunto contagio, mostrando ai suoi fan il risultato negativo del test per l’HIV.

L’attore aveva spiegato di aver chiuso con la sua carriera di attore di film per adulti non per l’HIV, ma per colpa della sindrome di Reiter, che comprende artrite, uretrite e congiuntivite. (fonte EL PAIS)

 

 

 

 

 

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