Negazionismo, in Germania annullata la condanna al vescovo Williamson

BERLINO – Si dovra' ripetere, esclusivamente per un insanabile vizio procedurale, il processo al vescovo negazionista cattolico Richard Williamson, condannato lo scorso luglio in appello dalla corte tedesca di Ratisbona a una multa di 6.500 euro per istigazione all'odio razziale.

Lo ha deciso oggi il tribunale d'appello di Norimberga, accogliendo un'istanza degli avvocati del religioso britannico 71enne, membro della Fraternita' Sacerdotale lefebvriana ultraconservatrice San Pio X.

Il processo dovra' riprendere dal primo grado e la procura di Ratisbona potra' chiedere il rinvio a giudizio per gli stessi capi di imputazione, e' scritto nella sentenza. Un portavoce della procura della citta' bavarese ha gia' annunciato una nuova richiesta di rinvio a giudizio.

Williamson era stato riconosciuto colpevole per aver messo in dubbio l'esistenza delle camere a gas nei campi di concentramento nazisti durante un'intervista televisiva trasmessa in Svezia nel 2009.

Il caso del vescovo britannico aveva creato non pochi problemi anche al papa: poco prima che fosse trasmessa l'intervista incriminata, Benedetto XVI aveva fatto revocare la scomunica al religioso e ad altri tre confratelli della Fraternita' San Pio X.

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