Nigella Lawson e gli spaghetti alla puttanesca: non ha cambiato il nome perché è volgare

La questione degli spaghetti alla puttanesca di Nigella Lawson è stata interpretata dalla stampa italiana con un po’ troppa fretta. La famosa cuoca britannica ha modificato il nome del grande classico italiano. Nella traduzione inglese gli “Slut’ Spaghetti” sono diventati “Slattern’s Spaghetti“. Cioè gli “spaghetti dello sciattone”.

E molti giornali di casa nostra hanno calcato la mano sul fatto che dietro questa decisione ci fosse una presa di posizione femminista. In realtà è solo un problema di traduzione. Se il piatto fosse rimasto in menù col nome originale in italiano, probabilmente non sarebbe successo niente.

Gli spaghetti alla puttanesca di Nigella Lawson sui giornali italiani

L’ultimo caso, in ordine cronologico, è quello del Corriere della Sera, che titola: “Nigella Lawson: Non li chiamo più spaghetti alla puttanesca, è sgradevole”. Un titolo che ha spinto la stessa Lawson a scrivere su Twitter: “Non è vero”, linkando l’articolo del Corriere.

In realtà c’erano stati anche altri titoli nelle ultime settimane. Per esempio Il Giornale aveva titolato così la stessa notizia: “Mai più pasta alla puttanesca”: l’ultima deriva del Metoo.

La spiegazione di Nigella

E’ stata Nigella a spiegare il cambio di nome: “La mia versione di pasta alla puttanesca ha avuto un leggero cambio di nome. Eh sì, mi rendo conto che non è proprio necessario tradurre il titolo, dato che questa pasta è abbastanza conosciuta, ma assecondatemi anche se vedrete spesso il suo nome italiano tradotto in inglese come whore’pasta, si sa che questo è un piatto cucinato da svogliati che preferiscono svuotare i barattoli della dispensa piuttosto che andare al mercato per comprare prodotti freschi”.

L’etimologia di Spaghetti alla Puttanesca

Il sito Bufale.net spiega meglio di tutti dove sia l’inghippo. Sul menù di Nigella Lawson, col nome di “Slut’s Spaghetti“, ovvero gli “Spaghetti della Puttana“. Traduzione che ammette una sola etimologia del termine puttanesca.

Ma, spiega il sito, l’etimo più accertato è questo: che Sandro Petti, cuoco di Ischia, creò gli spaghetti alla Puttanesca come risposta alla domanda “Cucinaci una puttanata qualunque”, quindi codificando un piatto di elementi disordinati, confusi e apparentemente destinati al bidone degli scarti, ma uniti assieme buoni e gustosi.

Dunque, esattamente in linea con la nuova traduzione.

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