Il killer dell’attentato alla cattedrale di Nizza era arrivato dall’Italia, dove era sbarcato a Lampedusa con altri migranti
Il killer che ha colpito nella cattedrale di Nizza era arrivato dall’Italia dopo essere sbarcato a Lampedusa assieme ad altri migranti.
L’uomo sarebbe arrivato in Italia il 20 settembre e il 9 ottobre sarebbe stato trasferito in un Centro per migranti a Bari, dopo la quarantena obbligatoria per tutti coloro che sbarcano.
Investigatori e 007 stanno ora ricostruendo tutte i movimenti successivi e le modalità che hanno consentito all’uomo di lasciare il Centro.
Il precedente: Anis Amri
Non è la prima volta che un tunisino sbarcato in Italia si è poi reso protagonista di atti di terrorismo in Europa: a febbraio del 2011, con Silvio Berlusconi premier e Roberto Maroni ministro dell’Interno, sempre a Lampedusa arrivò, assieme a migliaia di tunisini, Anis Amri, l’autore della strage al mercatino di Natale di Berlino nel 2016. Al momento dello sbarco Amri si dichiarò minorenne e fu trasferito in un centro per minorenni in Sicilia.
La richiesta del deputato Ciotti al presidente Macron
A rendere noto che il killer di Nizza era sbarcato a Lampedusa era stato in giornata il deputato della regione di Nizza Eric Ciotti. Ciotti ha reso noto di aver chiesto al presidente Emmanuel Macron di “sospendere qualsiasi flusso migratorio e qualsiasi procedura di asilo, in particolare alla frontiera italiana”.
“L’assalitore dell’attentato di Nizza – scrive Ciotti sul suo profilo Twitter – è un tunisino giunto pochissimo tempo fa da Lampedusa”. Per lui, “con la crisi sanitaria e della sicurezza, non si deve più tollerare alcun ingresso”.
“Sospendiamo ogni procedura di asilo e di rilascio dei visti dai Paesi a rischio!”, conclude il deputato dei Républicains eletto nel dipartimento di Alpes-Maritimes, al confine con l’Italia. (Fonte: Ansa)