NIZZA – Si chiamava Mohamed Lahouaiej Bouhlel il tunisino di 31 anni che alla guida di un camion ha causato 84 morti e oltre 200 feriti la sera del 14 luglio 2016 a Nizza, sulla Promenade des Anglais. Lo scrive su twitter Nice-Matin, il principale quotidiano locale.
Sul camion del terrorista di Nizza sono stati trovati una patente, una carta di credito ed un telefono cellulare. Sempre a bordo del tir è stato ritrovato un secondo documento di identità.
L’appartamento di Mohamed Lahouaiej Bouhlel nel quartiere di Nizza Nord è stato perquisito questa mattina, ma non sono state trovate armi.
L’uomo, che lavora come autista in una ditta di spedizioni, era stato condannato a marzo a una breve pena con libertà condizionale per un violento diverbio in seguito a un incidente stradale. Per tutta la durata delle indagini tra incidente e condanna era stato in libertà vigilata. Lo riferisce una cronista giudiziaria della rete all news i-Telé.
Mohamed Lahouaiej Bouhlel aveva già subito altre condanne per reati minori in passato, ma mai per fatti legati al terrorismo. Era per questo noto alla giustizia ordinaria, ma non era schedato dai servizi segreti. Secondo il quotidiano locale Nice Matin, almeno una delle condanne subite era per violenze coniugali.
Da quando era iniziata la procedura per il divorzio dalla moglie, Mohamed Lahouaiej Bouhlel appariva “depresso e instabile”. L’uomo era sposato con tre figli e aveva problemi di soldi. La polizia francese comunque ha fermato anche la moglie di Mohamed.
Per i vicini di casa era un uomo “solitario” e “silenzioso”, che non sembrava essere molto religioso. Secondo un’altra testimonianza dei vicini, riportata stavolta da Bfm Tv, l’uomo “non aveva fatto per intero il Ramadan quest’anno” e non sembrava seguire strettamente i precetti della religione.
Secondo quanto riferito da alcuni media tunisini, l’autista del camion non sarebbe franco-tunisino ma un emigrato tunisino, residente in Francia dal 2011, con un permesso di soggiorno ottenuto grazie al matrimonio con una franco-tunisina residente a Nizza e dalla quale ha avuto tre figli. Mohamed Lahouaiej Bouhlel era originario della città di Msaken nel governatorato di Sousse.
Secondo alcune fonti di polizia locali citate dai media, il padre sarebbe noto come estremista islamico ed iscritto al partito islamico Ennhadha. Il sindaco della città di Msaken si sarebbe recato questa mattina presso la casa di famiglia di Mohamed senza trovarvi nessuno.
Mohamed Salman Ben Mondher Ben Mohamed Lahouij era nato il 3 gennaio 1985, a Msaken, governatorato di Sousse. Nome della madre Cherifa Lahouel. La sua famiglia abita ancora a Msaken.
Secondo alcune fonti della sicurezza, Mohamed non tornava che raramente in Tunisia, solo d’estate ed avrebbe anche la nazionalità francese. Sempre secondo le stesse fonti il suo entourage familiare sarebbe composto da persone vicine al mondo dell’estremismo islamico e alcuni dei suoi parenti sarebbero stati condannati durante il periodo del presidente deposto Ben Ali per poi uscire beneficiando dell’amnistia generale del 2011. Gli stessi sono stati invitati oggi a presentarsi alla stazione di polizia di El-Alia, a Bizerte, per essere interrogati. Uno dei suoi parenti sarebbe impiegato all’aeroporto di Nizza.
La sua azione terroristica sembra essere stata premeditata. (Il camion dell’attentato a Nizza era stato noleggiato due giorni prima a Saint-Laurent-du-Var. Lo riporta Le Figaro, aggiungendo che il contratto prevedeva l’utilizzo per altri giorni).
Gli inquirenti continuano a cercare di identificare eventuali complici. Diversi parenti di Mohamed Lahouaiej Bouhlel sono attualmente ascoltati dalla polizia che ha anche perquisito altre case nella provincia di Nizza.
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