Norvegia, mullah Krekar arrestato per terrorismo su richiesta tribunale di Bolzano

Il Mullah Krekar, condannato a Bolzano per terrorismo e arrestato in Norvegia (Foto ANSA)

BOLZANO – Il tribunale di Bolzano ha condannato a 12 anni di carcere per terrorismo il Mullah Krekar e ne ha chiesto l’arresto in Norvegia, dove l’islamico vive da 30 anni. Il Mullah è stato condannato dalla Corte d’Assise con l’accusa di essere il capo spirituale della cellula jihadista Rawthi Shax, smantellata nell’autunno 2015 a seguito dell’indagine del Ros di Trento.

La polizia norvegese su richiesta del tribunale di Bolzano ha arrestato il Mullah la sera del 15 luglio, subito dopo che l’islamico aveva criticato la sentenza appena emessa su Twitter. 

Le condanne a Bolzano per terrorismo

La Corte d’Assise, presieduta da Carlo Busato, ha condannato anche Rahim Karim Twana e Hamasalih Wahab Awat a 9 anni di reclusione, Abdul Rahman Rahim Zana, Jalal Fatah Kamil e Hamad Bakr a 7 anni e 6 mesi ciascuno. Oltre a Krekar, altri due condannati vivono in Norvegia, mentre gli altri tre sarebbero residenti in Inghilterra. Tre dei sei condannati sono stati poi arrestati tra la Norvegia e l’Inghilterra. Due condannati sono invece cittadini norvegesi che per questo non concede estradizioni verso l’estero. 

La cellula jihadista di Mullah Krekar

Tra gli arrestati figura, infatti, Faraj Ahmad Najmuddin, alias mullah Krekar, personaggio di spicco negli ambienti del radicalismo islamico e già leader di Ansar Al Islam (presente nella lista dei gruppi terroristici stilata dalle Nazioni Unite), sulle cui ceneri ha costituito la nuova organizzazione, denominata “Rawti Shax”, informa il Ros.

La cellula di matrice curdo-sunnita – secondo la nota – era finalizzata alla partecipazione al jihad su scala globale, in adesione allo Stato Islamico e ad al-Nusra, propaggine siriana di al-Qaida; all’instaurazione di un califfato nel Kurdistan iracheno regolato dalla sharia; alla realizzazione di atti di intimidazione nei confronti di governi occidentali, attraverso la costituzione di cellule dormienti disseminate in Europa.

Durante l’inchiesta è stato documentato come l’organizzazione terroristica fosse dedita al reclutamento e all’invio di foreign fighters nelle zone di conflitto a cavallo tra Iraq e Siria. Il Ros ricorda infine che sono già stati condannati in via definitiva quattro degli appartenenti alla cellula italiana dell’organizzazione “Rawti Shax”, i quali, sulla scorta delle indagini condotte dal Ros Carabinieri, avevano la propria base operativa in provincia di Bolzano con collegamenti operativi ed organizzativi transnazionali con le cellule in Iraq e Norvegia Germania, Inghilterra, Svizzera, Grecia e Finlandia. (Fonte ANSA)

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