Nube vulcanica: caos negli aeroporti. Segui la diretta su Blitz Quotidiano

L’eruzione del vulcano islandese Eyjafjallajökull ha paralizzato il traffico aereo europei: nei Paesi del Vecchio Continente c’è stata una drastica riduzione dei voli e molti di questi sono stati cancellati. Segui su Blitz Quotidiano la diretta degli sviluppi della situazione negli aeroporti italiani ed europei.

Ore 20,02 – Riapertura graduale dello spazio aereo in Italia dalle 8 di domani mattina. Lo ha deciso l’Enac, autorità dell’aviazione civile, precisando che riprenderanno innanzitutto i voli nazionali sulla direttrice da Nord a Sud e viceversa.

Ore 19,06 – Sono circa 110 i voli cancellati oggi all’aeroporto ‘Catullo’ di Verona Villafranca a causa della nuova chiusura dello spazio aereo dovuta alle ceneri trasportate dall’eruzione del vulcano islandese. Il totale dei passeggeri stimati in transito, tra questa mattina e stasera in base ai posti prenotati, è di circa 5.600. La società di gestione sta affrontando la situazione attraverso i media e il web, in collaborazione con le compagnie aeree, i tour operator e le agenzie di viaggio, per ridurre al minimo i disagi. Per avere aggiornamenti sullo stato del proprio volo, i passeggeri sono invitati a mettersi in contatto con la compagnia aerea, il tour operator, l’agenzia di viaggio o consultare il sito www.aeroportidelgarda.it. Questa mattina, nella breve pausa tra una sospensione e l’altra (tra le 7 e le 9.24) dall’aeroporto ‘Catullo’ sono partiti tre voli: Alitalia per Fiumicino, un charter per Tenerife-Fuerteventura e Airdolomiti per Vienna. Cinque, invece, quelli arrivati: WindJet da Catania, Meridianafly da Olbia-Cagliari, Meridianafly da Roma, Tui (charter) da Djerba e Meridiana da Palermo.

Ore 18,38 – E’ salito a 360 complessivamente il numero delle cancellazioni all’aeroporto di Fiumicino. Secondo quanto si e appreso da fonti aeroportuali in particolare sono 180 i collegamenti soppressi in arrivo e altrettanti quelli in partenza. Sono stati 35, invece, i voli speciali, ovvero non programmati, che diverse compagnie aeree di linea hanno organizzato per consentire il rientro dei viaggiatori bloccati.

Ore 18,26 – Sono 196 i voli cancellati all’aeroporto “Mario Mameli” di Cagliari-Elmas da venerdì scorso, giorno in cui è iniziata l’emergenza per la nube di cenere vulcanica. Il dato è stato diffuso dalla società di gestione dell’aeroporto cagliaritano Sogear. Nello scalo cagliaritano si svolgono regolarmente solo i voli da e per Roma, mentre sono stati cancellati tutti quelli con destinazione nord Europa e l’Italia settentrionale. Situazione analoga a Alghero e Olbia. Nello scalo catalano Ryanair e AirOne hanno cancellato i voli per Treviso, Londra, Monaco, Tprino, Dusseldorf, Milano, Ancona e Francoforte. Nelle aerostazioni, però i disagi sono stati contenuti dalle informazioni via sms o telefono inviate dalle compagnie aeree ai passeggeri. Le uniche fle registrate sono state originate da persone che tentavano di riprogrammare le partenze in altra data. All’aeroporto Costa Smeralda di Olbia, sono stati cancellati tutti gli arrivi dal Nord Italia e cancellati i collegamenti Milano Malpensa e Milano Linate. Cancellato anche il volo EasyJet per Berlino.

Ore 18,21 – Sono 1.636 i voli cancellati fino alle 15 di oggi in Spagna sui 5.249 programmati per tutta la giornata, secondo il gestore aereo Aena. Quasi tutte queste operazioni (1.539) erano dirette o provenienti dai paesi europei coperti dalla nuvola di cenere provocata dal vulcano islandese. Da giovedì scorso, quando sono iniziate le chiusure degli spazi aerei dei paesi europei, sono stati 9.303 i voli cancellati in Spagna, dove oggi tutti gli aeroporti sono in attività. Il ministro dei trasporti José Blanco ha reso noto oggi che la Spagna, i cui aeroporti sono tutti in attività, si è proposta come ‘hub’ europeo per il rientro dei cittadini Ue rimasti bloccati nell’America del Nord e in Asia in particolare. Fonti dell’Aena non sono però state in grado di indicare all’Ansa se sia previsto a breve un aumento del numero dei voli verso la Spagna.

Ore 17,18 – Lo spazio aereo della Scozia riaprirà domattina alle 7 locali, le 8 in Italia. Lo ha comunicato l’agenzia dei voli britannica Nats, precisando che è possibile che anche il resto del Paese sia riaperto ai voli in giornata. “L’eruzione vulcanica si è ridotta e il vulcano al momento non emette significative quantità di cenere a altitudini che abbiano conseguenze sulla Gran Bretagna – ha detto la Nats – Stiamo osservando una situazione in continuo miglioramento. Ma é una situazione dinamica e che cambia, ed è difficile fare previsioni oltre le 7 di domattina”. “Tuttavia il Met Office (ufficio meteorologico) dice che l’area contaminata continua a muoversi verso sud, con la possibilità che le restrizioni sullo spazio aereo di Inghilterra e Galles, inclusa Londra, possano essere tolte più tardi nella giornata di domani”.

Ore 17,14 – Momenti di paura per i 17 passeggeri di un volo low cost nel nord della Norvegia che questa mattina ha dovuto effettuare un atterraggio d’emergenza per la rottura improvvisa di un motore, causata forse dalla nube di ceneri vulcaniche provenienti dall’Islanda, secondo quanto riferisce il sito online del quotidiano islandese ‘Morgunbladid’. L’aereo della compagnia regionale norvegese Wideroe, di proprietà della Sas, è stato costretto ad un atterraggio d’emergenza nell’aeroporto di Bodoe, nel nord della Norvegia. “Si tratta di una procedura standard quando un motore non funziona”, ha spiegato il portavoce della compagnia aerea, Richard Kongsteinen. I tecnici della compagnia aerea norvegese stanno ora valutando se la rottura del motore sia stata provocata dalla cenere del vulcano islandese, che ha messo in ginocchio il trasporto aereo in quasi tutta Europa.

Ore 16,45 – E’ partito alle 16 da Milano destinazione Parigi un treno straordinario di Trenitalia per ricondurre a casa centinaia di turisti bloccati dal fermo dei voli. Un’altro treno straordinario sulla stessa linea è previsto per le 24 di oggi se verrà confermata la possibilità di prosecuzione in territorio francese. Per il pomeriggio di oggi – informa Trenitalia – sono ancora a disposizione sui Frecciarossa, linea Roma-Milano, 2450 posti dalle 18 in poi, e dalle 16 in poi circa 1300 Frecciarossa sulla linea Milano-Roma. Trenitalia invita le compagnie aeree a riproteggere i propri clienti direttamente in aeroporto, acquistando i biglietti ferroviari disponibili via internet. Per far fronte all’emergenza Trenitalia ha sospeso tutte le ferie e i permessi e sta presidiando in forze da sabato mattina tutte le principali stazioni italiane, Roma e Milano in primis.

Ore 16,20 – “C’é stata una forte diminuzione” delle ceneri prodotte dal vulcano islandese durante la mattinata di oggi, e “potrebbe essere possibile di iniziare a riaprire una parte dello spazio aereo britannico a partire da domani”: lo ha detto a Sky News il ministro dei Trasporti britannico Lord Adonis. Il ministro ha precisato che l’obiettivo è far rientrare quanta più gente possibile dall’estero, “durante questa finestra che potrebbe aprirsi”.

Ore 16,12 – La compagnia aerea tedesca Lufthansa provvederà al rimpatrio in Germania di 15.000 passeggeri approfittando di un’autorizzazione eccezionale per la partenza di 50 aerei a lungo raggio ottenuta oggi.

Ore 15,58 – Lo spazio aereo della Slovenia, la cui operatività è stata ripristinata dopo tre giorni stamane alle 5, resterà temporaneamente aperto fino alle 20.00 di oggi, ora in cui è previsto che la nube di cenere vulcanica potrebbe di nuovo spostarsi sopra la Slovenia. Lo ha riferito il ministero dei Trasporti di Lubiana citato dall’agenzia Sta. La nube prodotta dal vulcano islandese ostacola ancora la maggior parte dei voli sopra l’Europa centrale, e le autorità slovene continuano costantemente a monitorare la situazione sui cieli della Slovenia. E’ probabile che nel tardo pomeriggio o stasera la nube ricopra una parte del Paese.

Ore 15,53 – La compagnia di bandiera di Abu Dhabi, Etihad, ha ripreso i voli verso Milano, sospesi a causa della nube di ceneri vulcaniche proveniente dall’Islanda. Lo riferisce l’agenzia di stampa degli Emirati Arabi Uniti, Wam. L’amministratore delegato della a Etihad Airways, James Hogan, ha dichiarato che la compagnia è inoltre in attesa del benestare delle autorita tedesche, francesi e svizzere per assicurare i collegamenti con le capitali dei tre paesi entro la giornata. Ancora in stand-by, invece, i voli verso Inghilterra ed Irlanda.

Ore 15,52 – “Siamo davanti a una situazione inedita e imprevedibile. Peggio di così non può essere”, ha affermato il ‘patron’ del gruppo Air France/Klm, Pierre-Henri Gourgeon nel corso di una conferenza stampa, parlando del caos nei trasporti aerei provocato dalle ceneri sprigionate dal vulcano islandese, aggiungendo che potrebbero essere a rischio 500.000 posti di lavoro in Europa. “In tempi normali – ha aggiunto – Air France assicura 70 andate e 70 ritorni di lungo raggio al giorno. Domani speriamo di averne 17 in ogni direzione, circa un quarto della nostra normale attività. E’ poco”, ha detto ancora.

Ore 15,35 – Air France non ha riscontrato alcuna anomalia nei cinque voli effettuati a titolo di test per valutare l’effetto della nuvola di cenere dovuta al vulcano islandese sui suoi apparecchi. E’ quanto annuncia la compagnia aerea in un comunicato. I cinque voli di prova, effettuati senza passeggeri e con l’accordo della Direzione generale francese per l’aviazione civile (Dgac), sono stati realizzati sul territorio francese con due apparecchi Airbus A320 (nel sud-est del Paese) e con tre Boeing 777 (da Marsiglia e Tolosa verso Parigi), ha precisato la compagnia. Le informazioni utilizzate per chiudere gli aeroporti sono “insufficienti”, ha detto il direttore generale di Air France Pierre-Henri Gourgeon nel corso di una conferenza stampa all’aeroporto parigino di Roissy-Charles-de-Gaulle. Per lui, i test aerei danno un “punto di vista molto pragmatico” e sono la sola “base solida” per “valutare l’assenza di rischio” e decidere sullo stop o la riapertura dei voli. Oggi, Air France effettuerà altri 7 voli di prova, di cui due tra Charles-de-Gaulle e Amsterdam-Schipol con Airbus A320, uno nel sud della Francia con A320 e quattro in partenza da Marsiglia e da Nizza verso Parigi con Boeing 777.

Ore 15,03 – Per i dipendenti di Google bloccati in Nord Europa per l’eruzione del vulcano in Islanda la ‘casa madre’ di Mountain View sta lavorando a una soluzione: “Stiamo organizzando un volo charter in partenza dal Sud Europa mercoledi”, ha mandato a dire Google ai dipendenti degli uffici di Dublino, Londra e Zurigo invitandoli a fare i bagagli entro oggi. Il piano di Google prevede l’uso di pullman per trasferire i dipendenti al sud. “Siate pronti a partire da un momento all’altro. Passerete molte ore in autobus”, si legge in una mail inviata sulla posta interna Google e ottenuta dal sito Business Insider.

Ore 14.44 – Tra le decine di migliaia di britannici bloccati all’estero dal vulcano islandese ci sono anche i tre figli del leader liberaldemocratico Nick Clegg, l’uomo del momento nella campagna elettorale, che sono in Spagna, dove erano andati a passare una vacanza con i nonni materni nella città di Olmedo. Lo ha detto lo stesso Clegg, spiegando che i tre – Antonio, Alberto e Miguel, di otto, cinque e un anno d’età – dovranno essere forse riaccompagnati a Londra in auto dal cognato Josepe. “Siamo come una qualsiasi altra famiglia”, ha detto Clegg, la cui moglie Miriam è un avvocato spagnolo. “C’éil tentativo encomiabile del governo di dare aiuto ai molti bloccati all’estero – ha spiegato – Se riescono anche a dare una mano ai miei ragazzi, tra gli altri, sarò ancora più lieto. Mio cognato vuole portarli fino ai porti francesi… non so se si rende conto a cosa va incontro, è un compito eroico portare in auto tre bambini per tutti quei chilometri. I ragazzi mancano a me e Miriam, e avrebbero dovuto riprendere la scuola oggi”.

Ore 14.38 – Ancora ripercussioni anche in Umbria, all’aeroporto perugino di Sant’Egidio, a causa della nube di cenere del vulcano islandese. Il volo in partenza da Perugia è stato tra quelli regolarmente partiti e giunti a destinazione stamani, a Milano Malpensa, nelle due ore di apertura dello spazio aereo. Resta però cancellato il volo di ritorno, Milano-Perugia di oggi pomeriggio. Cancellati, all’aeroporto perugino, anche i voli per Londra-Stansted. E’ invece confermato il volo per Girona in programma nel pomeriggio.

Ore 14.31 – La nube di cenere del vulcano islandese non ha “nessun effetto” sulle operazioni della Nato. Lo assicura il segretario generale dell’Alleanza Anders Fogh Rasmussen.

Ore 14.19 – La Nato mantiene per ora la riunione dei ministri degli esteri prevista a Tallin (Estonia) giovedì e venerdì prossimi, alla quale dovrà partecipare anche il segretario di stato Usa Hillary Clinton. Lo ha detto il segretario generale della Nato, Anders Fogh Rasmussen in un incontro stampa a Bruxelles. Dubbi sulla tenuta della riunione erano emersi dopo le notizie di fonte americana su un caccia F-16 della Nato che ha subito gli effetti della nube di cenere vulcanica islandese durante un volo in Europa. «Se ci saranno cambiamenti, li comunicherò domani. Per ora, la preparazione del meeting di Tallin prosegue come previsto», ha detto Rasmussen.

Ore 14.16 – I voli cancellati all’aeroporto “Marconi” di Bologna oggi, dopo il nuovo stop ad arrivi e partenze, sono complessivamente 171, di cui 85 in arrivo e 86 in partenza. Lo ha comunicato la società di gestione, che ha invitato inoltre i passeggeri in partenza a non recarsi in aeroporto e a contattare la propria compagnia aerea o il tour operator, «per avere informazioni sui voli e per effettuare cambi di prenotazione, finchè non sarà data notizia di riapertura dello spazio aereo».

Ore 14.12 – Lo spazio aereo romeno, completamente chiuso nei giorni scorsi, a causa della nube vulcanica dall’Islanda, è stato riaperto parzialmente oggi. In mattinata è ripresa l’attività negli aeroporti di Arad e Timisoara (ovest) e dalle 15:00 locali (14:00 in Italia) saranno riaperti altri otto scali: due a Bucarest (Henri Coanda e Baneasa), Oradea (ovest), Baia Mare e Satu Mare (nord-ovest), Cluj-Napoca (centro-ovest), Sibiu (centro) e Craiova (sud). È possibile che domattina siano riaperti altri sei aeroporti. Dopo la riunione del Comitato per le emergenze, le autorità hanno assicurato che, almeno nei prossimi giorni, non crescerà il livello di inquinamento atmosferico e che pertanto non vi sono rischi di salute per la popolazione. Il premier Emil Boc ha precisato che per i turisti romeni e stranieri che devono viaggiare in aereo è stato allestito un telefono verde.

Ore 14.12 – La nazionale italiana di tiro a volo, specialità fossa, rinuncia alla trasferta di Pechino, per la seconda prova di Coppa del Mondo. Motivo del forfait, ufficializzato oggi da una nota della Fitav, sono i problemi di traffico aereo provocati dalla nube di ceneri generata da un’eruzione vulcanica in Islanda. Il ct Albano Pera e i suoi ragazzi avrebbero dovuto mettersi in viaggio fin da sabato scorso, ma non erano riusciti a partire per Pechino, e si erano spostati in Umbria per allenarsi nel poligono di tiro di Massa Martana. «Sono molto dispiaciuto – ha commentato Pera -. I ragazzi erano tutti in ottime condizioni ma le incognite sulla partenza e soprattutto sul rientro rendono impossibile la partecipazione». E proprio grossi problemi di rientro stanno avendo gli azzurri dello skeet, altra specialità olimpica del tiro a volo, che gareggiando prima dei colleghi si trovavano già in Cina. La prova di skeet di Coppa a Pechino è stata vinta dal norvegese Tore Brovold, con 149/150, davanti all’ucraino Nikola Milchev (146+2) che nello spareggio per l’argento ha battuto l’azzurro Luigi Agostino Lodde (146+1), 30enne di Ozieri. Ora Lodde si trova, assieme ai compagni ed al ct Francesco Fazi, bloccato a Pechino, «e non sappiamo quando torneremo», ha precisato lo stesso Fazi.

Ore 14.07 – La sicurezza dei voli deve venire prima dei danni economici che stanno subendo le compagnie: è quanto sostiene il personale di volo Ue (Eca), l’associazione che comprende circa 39.000 piloti, hostess e steward d’Europa. In un comunicato, l’Eca chiede alle autorità responsabili di mettere la sicurezza prima dei problemi di ordine commerciale. «Molti dei nostri membri hanno avuto esperienza degli effetti di nubi simili», spiega l’associazione che ritiene sbagliato utilizzare voli commerciali per «testare» la sicurezza dei cieli. «Un volo soltanto prova poco, si dovrebbero organizzare dei programmi di test più lunghi», dice l’Eca.

Ore 14.01 – La Fondazione del Teatro Stabile di Torino comunica che lo spettacolo «Tutta la vita è mar», con la regia di Davide Livermore e Gabriella Sborgi, non potrà debuttare domani al Teatro dell’Opera di Tirana, in Albania, per il blocco dei voli causato dalla nube di cenere proveniente dall’Islanda. Lo spettacolo avrebbe dovuto partecipare alla manifestazione «Italia-Albania 2010, duepopoli,un mare,un’amicizia» organizzata dall’Ambasciata Italiana a Tirana.

Ore 14.00 – Il servizio meteorologico islandese ha rilevato che nelle ultime ore si sta sviluppando una eruzione lavica dal vulcano islandese Eyjafjollajokull, con una scarsa presenza di acqua. Lo riferiscono i media locali.

Ore 13.52 – L’aeroporto di Trieste-Ronchi dei Legionari stima una perdita quotidiana fra i 40mila e i 50 mila nei giorni di blocco completo del traffico aereo in seguito all’eruzione vulcanica in Islanda. Lo hanno riferito fonti della società di gestione dello scalo aeroportuale chiuso al traffico da sabato mattina e riaperto quest’oggi solo per due voli prima del nuovo stop. La perdita – hanno spiegato le fonti dell’aeroporto, interpellate dall’ANSA – è provocata da costi fissi di gestione e costi operativi non abbattibili nel brevissimo periodo. In questi giorni – hanno reso noto le stesse fonti – parte del personale dell’aeroporto ha compreso la situazione e ha deciso autonomamente di prendere giorni di ferie o comunque di sospensione del lavoro.

Ore 13.51 – «Abbiamo richieste da tutte le parti d’Europa, da Parigi a Bruxelles, da Ginevra a Barcellona, e persino da Donetsk, in Ucraina, dove ci chiedevano di andare a prendere un gruppo di medici. Diverse anche le richieste per alcune scolaresche siciliane a Parigi, con gli studenti in gita bloccati nella capitale francese»: a parlare è un responsabile della Genova Rent, compagnia privata di trasporti che dispone di pullman, minibus e automobili con autista, che descrive la situazione in questi giorni di stop ai voli. «È impossibile far fronte a tutte le richieste – spiegano dall’azienda -. E a giudicare dalle telefonate che ci arrivano credo che le compagnie di pullman e minibus di tutta Europa siano state prese d’assalto». «Stanotte siamo andati a prendere undici turisti francesi che sono arrivati da Palermo a Genova in traghetto, siamo passati da Torino-Caselle a prenderne altri quattro e li abbiamo portati a Chambery e Parigi – aggiungono dalla compagnia -. Per dopodomani ad esempio abbiamo già previsto di andare a recuperare una scolaresca sarda a Calais, e da Genova faranno rientro in traghetto».

Ore 13.46 – Il ministro spagnolo delle Infrastrutture, Josè Blanco, ha convocato per oggi pomeriggio un vertice informale dei ministri dei Trasporti della Ue, che sarà celebrato in videoconferenza, per analizzare gli effetti della paralisi del traffico aereo in Europa provocato dalla nube di cenere vulcanica dall’Islanda e studiare alternative al trasporto aereo. Il vertice è indetto nell’ambito della presidenza spagnola della Ue. In dichiarazioni ai media, Blanco ha annunciato che circa 100.000 passeggeri utilizzeranno gli aeroporti spagnoli per ritornare alle proprie destinazioni in Europa, soprattutto nel Regno Unito. «Si tratta di concedere diritti di traffico aereo a questi Paesi, perchè la Spagna possa servire da piattaforma per voli transoceanici», ha dichiarato il ministro alle Infrastrutture. Il governo ha costituito un gabinetto di crisi che adotterà decisioni in funzione delle richieste dei Paesi di sollecitare l’utilizzazione degli aeroporti spagnoli. Blanco ha spiegato che sarà facilitato il trasporto ferroviario, attraverso la connessione di alta velocità con la Francia e che saranno rafforzate le linee verso Barcellona. Dopo il rapporto tecnico emesso da Eurocontrol, il ministro spagnolo invierà una proposta al Consiglio dei ministri dei trasporti della Ue, per adottare decisioni in maniera coordinata. «Tutti hanno manifestato la necessità di preservare in maniera prioritaria la sicurezza », ha detto Blanco. La parziale chiusura del traffico aereo «probabilmente è un eccesso di zelo», ha osservato, «ma bisogna essere prudenti ed agire con rigore», ha aggiunto.

Ore 13.42 – In Europa sono ogni anno 240 milioni gli arrivi internazionali di turisti in aereo, 700 mila al giorno, che generano un reddito annuo di 200 miliardi di dollari. A ricordarlo è l’Organizzazione mondiale del turismo, (Unwto), che evidenzia come l’impatto di questi stop allo spazio aereo dipenderà dalla durata della situazione «ma rappresenta certamente un grosso onere supplementare per il turismo e in particolare per l’industria aerea che sta lottando per riprendersi dalla crisi economica». L’Unwto sollecita l’industria del turismo a promuovere una stretta collaborazione per attenuare il più possibile l’impatto negativo della situazione sui viaggiatori e a rispettare i diritti di questi ultimi. In particolare, l’Organizzazione mondiale del turismo ricorda che la Commissione europea ha stabilito che i passeggeri Ue hanno il diritto a ricevere informazioni dalle compagnie aeree (es. sulla situazione del volo, sulle cancellazioni e su eventuali ritardi), il diritto all’assistenza (pasti e alloggio secondo i casi), il diritto a scegliere tra il rimborso di tariffe o essere reindirizzati alla destinazione finale.

Ore 13.41 – In uno dei motori dell’F-16 sono state trovate tracce di polvere vetrificata proveniente dalla nube di cenere sprigionata dal vulcano in Islanda. Il ritrovamento sottolinea i timori legati alle possibili conseguenze per i velivoli che attraversano la nube, ha notato ancora il responsabile militare Usa. «F-16 dell’alleanza erano in volo e hanno trovato tracce di polvere vetrificata nel motore», ha riferito la stessa fonte, «si tyratta di un velivolo»

Ore 13.35 – Lunghe code, alla stazione ferroviaria di Torino Porta Nuova, si sono formate questa mattina dopo la nuova chiusura dello spazio aereo. Ferrovie dello Stato informa che nel corso della mattinata i biglietti venduti sono stati il doppio rispetto a un normale lunedì mattina. Per chi deve viaggiare, dunque, si preannuncia un’altra giornata difficile. La principale stazione torinese è stata letteralmente presa d’assalto dai viaggiatori, che hanno formato lunghe code alla biglietteria e davanti agli infopoint e al punto assistenza clienti. Esauriti i posti sui Frecciarossa, si cerca di salire sugli interregionali e di raggiungere Milano, dove le persone sperano di avere migliore fortuna e di trovare posto sui treni a lunga percorrenza. Anche a Torino, come nelle altri grandi città d’Italia, Ferrovie dello Stato raccomanda alle compagnie aeree di «riproteggere i loro clienti prenotando i biglietti via internet direttamente dagli spazi aeroportuali in relazione alle effettive disponibilità di posti liberi».

Ore 13.32 – Prima illusi, con la speranza di poter finalmente partire. Poi delusi, quando è arrivata la notizia della chiusura dello spazio aereo. L’umore dei viaggiatori all’aeroporto Marconi di Bologna, come negli altri scali italiani, ha subito un repentino cambiamento dopo lo stop dell’Enac. «Avevo già fatto il check-in e consegnato i bagagli, quando ci hanno detto che non si partiva più», è il racconto di una donna, diretta a Malaga, poi di nuovo in fila per sapere cosa fare. Stessa destinazione anche di un arzillo pensionato triestino di 86 anni: «Avevo il biglietto per sabato. Voglio stare là un anno», ha spiegato, assicurando di non avere intenzione di rinunciare alla sua idea e di tentare nuovamente, appena sarà possibile. C’è anche chi è stato ingaggiato all’ultimo, con una proposta di lavoro. Come uno studente spagnolo in Erasmus a Ferrara, contattato da un’agenzia viaggi iberica, con il compito di raccogliere adesioni per un pullman in partenza per Valencia e Barcellona, nel pomeriggio. Così il giovane si è dedicato alla ricerca nella zona dei check-in, aggirandosi con quaderno e penna, per prendere nota dei suoi connazionali. Costo della soluzione, 160 euro. Diversi quelli che hanno continuato ad arrivare al Marconi, convinti di volare, senza sapere della chiusura. Altri, appena messi al corrente, sono ricorsi ai bus e ai taxi per la stazione e qualcuno si è scoraggiato quando ha saputo quanto gli sarebbe costato raggiungere con il taxi una città straniera. Poche, poi, le vetture a noleggio rimaste. Il cartellino ‘nessuna auto disponibilè è stato messo davanti a qualche sportello. Infine, da alcune compagnie sono stati organizzati bus: come quello verso Fiumicino per i viaggiatori diretti a Tirana, il cui aereo in arrivo dalla capitale albanese è stato dirottato su Roma.

Ore 13.28 – Sono 114 i voli cancellati oggi all’Aeroporto Capodichino di Napoli: 56 in arrivo e 58 in partenza. Prima dello stop disposto dall’Enac, tre erano stati i voli partiti da Napoli. Nel corso della mattinata, intanto, si sono nettamente ridotte le file di passeggeri che avevano raggiunto lo scalo dopo la notizia della riapertura.

Ore 13.24 – Sono saliti a 217 i voli cancellati negli aeroporti di Fiumicino e Ciampino: 66 in arrivo e 78 in partenza al ‘Leonardo da Vincì e rispettivamente 36 e 37 nel secondo scalo aereo della Capitale. Finora 15 i voli dirottati a Fiumicino da altri aeroporti chiusi al traffico e 3 a Ciampino (i voli Ryanair diretti a Pisa da Alghero, Trapani e Girona). Intanto è stata convocata dal direttore Enac di Fiumicino, Vitaliano Turrà, una riunione operativa con la società di gestione Aeroporti di Roma e rappresentanti delle Compagnie aeree nazionali. Obiettivo: verificare la possibilità, tramite Protezione Civile e Trenitalia, di trasferire via terra quanti più passeggeri possibile nelle città del nord Italia i cui scali non possono essere raggiunti con l’aereo.

Ore 13.19 – Un caccia F-16 della Nato ha subito gli effetti della nube di cenere vulcanica islandese durante un volo in Europa. Lo indica un responsabile militare Usa.

Ore 13.13 – La compagnia aerea russa Aeroflot ha ripristinato da oggi i voli negli aeroporti di Milano, Venezia e Nizza dopo lo stop subito il 15 aprile a causa dell’eruzione, il 14, del vulcano islandese. Lo ha comunicato la stessa compagnia all’agenzia Interfax, aggiungendo che disporrà voli supplementari per aiutare i passeggeri rimasi senza aereo da quattro giorni. Aeroflot aveva operato in Italia solo attraverso l’aeroporto internazionale di Fiumicino, a Roma, con scali comunque ridotti a causa delle ceneri provocate nel nord Europa dal vulcano.

Ore 13.10 – Erano andati a sciare oltre il circolo polare artico, nel paradiso naturale norvegese di Lyngen, là dove le montagne toccano il mare. Per tornare in Italia, dieci milanesi, con lo spazio aereo norvegese chiuso da mercoledì notte causa ceneri vulcaniche, non hanno trovato di meglio che un viaggio in taxi: e sono partiti così, ieri, per farsi i quasi 4.000 chilometri da Tromso a Milano. Lo racconta l’edizione online del quotidiano norvegese Aftenposten. La compagnia di taxi di Tromso, città universitaria sul circolo polare artico che i norvegesi considerano la Parigi del nord, stima che la cifra sul tassametro all’arrivo sarà fra i 7 e i 14 mila euro. «È caro, ma a casa ci aspettano le famiglie ed il lavoro. Se non prendessimo il taxi non so quando potremmo rientrare» ha detto al quotidiano norvegese uno dei protagonisti dell’avventura, citato come Alberto Donieti. Per il viaggio la compagnia di taxi ha messo a disposizione della comitiva di milanesi un camioncino e tre autisti che si danno il cambio. Finora la corsa più lunga per un tassista di Tromso era stata verso località dell’estremo nord come Alta o Narvik. «È un’esperienza che si può fare solo una volta nella vita» ha detto il general manager della compagnia di taxi, Bjorn Lead, probabilmente pensando alla ‘fortunà dei colleghi autisti. Che però non potranno ambire al Guinness. La loro corsa è infatti nulla rispetto al primato mondiale registrato dal libro dei record: un Londra-Città del capo e ritorno costato 62.908 dollari.

Ore 13.10 – British Airways sta perdendo tra i 15 e i 20 milioni di sterline (tra 17 e 22,6 milioni di euro circa) a causa delle restrizioni ai voli causate dalle ceneri del vulcano islandese. Ieri la compagnia aerea ha effettuato dei test in volo con un Jumbo a 12.000 metri sull’Atlantico per analizzare possibili danni ai motori causati dalle ceneri, e oggi il premier Gordon Brown ha detto che al momento vengono analizzati i risultati di quei test, insieme alle raccomandazioni dei costruttori dei motori.

Ore 13.06 – Code davanti alla biglietteria, al punto assistenza, agli infopoint mobili, all’autonoleggio, al deposito bagagli. È un’ altra giornata difficile in Stazione Centrale a Milano. Da Linate e Malpensa, dopo l’annuncio del blocco aereo, si sono riversati pullman pieni di passeggeri in cerca di un biglietto sui treni per il Nord Europa. Nemmeno l’ avviso che scorre sui tabelloni elettronici li ha scoraggiati dal fare ore di fila per avere informazioni. C’è scritto che sui convogli per tutto il Nord Europa non c’è più neanche un posto fino a venerdì prossimo compreso. Una speranza però c’è e riguarda i treni straordinari. Ne è stato programmato uno per Chiasso, probabilmente in giornata ce ne saranno altri quando ferrovie estere e italiane avranno stabilito di comune accordo percorsi, disponibilità di convogli e coincidenze. Di certo i posti nelle vetture che sono state aggiunte ai treni già previsti nell’orario sono ‘sparitì in pochissimo tempo. Intanto nella notte è rimasto aperto il Frecciarossa club dove hanno trovato riparo e qualcosa da mangiare una sessantina di persone. Da stamani è iniziato l’assalto alla biglietteria a pian terreno. Dalle 11 (da quando la massa è arrivata dagli aeroporti) la coda è tornata ai livelli di ieri o quasi. Gli sportelli sono aperti dalle 5.45 alle 22.45 ma ieri hanno prolungato fino a mezzanotte e oggi potrebbe essere deciso altrettanto. Le 18 postazioni (tutte quelle fisicamente disponibili) sono operative: «Per ora la struttura tiene» hanno spiegato stamani i responsabili senza negare di essere messi a dura prova dalla situazione di questi giorni. Per il traffico nazionale dalla Stazione Centrale fino ad oggi non sono stati registrati particolari disagi o criticità ma visto il nuovo stop agli aerei, i Frecciarossa per Roma stanno iniziando a riempirsi, in alcuni casi fino al tutto esaurito.

Ore 13.06 – Quarantamila euro al giorno. È la perdita finanziaria, secondo l’ufficio stampa della società, subita dalla Seaf, società di gestione dell’aeroporto Ridolfi di Forlì, a seguito del black out dei voli provocato dalla nube vulcanica. Per quanto riguarda i passeggeri, questa mattina sono fermi al Ridolfi 200 passeggeri in transito (provenienti dalla Sicilia), e nel pomeriggio bloccati altri 1.150 passeggeri in partenza per varie destinazioni.

Ore 13.05 – Quarantamila euro al giorno. È la perdita finanziaria, secondo l’ufficio stampa della società, subita dalla Seaf, società di gestione dell’aeroporto Ridolfi di Forlì, a seguito del black out dei voli provocato dalla nube vulcanica. Per quanto riguarda i passeggeri, questa mattina sono fermi al Ridolfi 200 passeggeri in transito (provenienti dalla Sicilia), e nel pomeriggio bloccati altri 1.150 passeggeri in partenza per varie destinazioni.

Ore 13.04 – Risultano già cancellati dall’operativo Airgest dell’aeroporto di Trapani 18 voli: 9 in arrivo e 9 in partenza per Norditalia e Nordeuropa. Stamattina un solo volo Ryanair è partito da Birgi. Si Tratta del Trapani-Pisa che per, per motivi precauzionali, è stato dirottato su Ciampino. Sono in atto aperti i check-in per Cagliari: nel pomeriggio ed in serata dovrebbero operare i voli per Madrid e Malta. Il dettaglio della cancellazione dei voli pu essere consultato sul sito delle diverse compagnie aeree (Ryanair e Air One). Per i voli Ryanair è possibile accedere ai link per la riprotezione o rimborso del biglietto. I passeggeri bloccati in aeroporto sono stati assistiti nei banchi check-in e nella biglietteria, secondo le indicazioni delle compagnie aeree. A causa delle cancellazioni e di alcune modifiche operative possibile che anche altri voli Ryanair in partenza ed in arrivo a Trapani domani subiscano ritardi.

Ore 12.52 – Servizi ristorazione aperti anche durante la notte, distribuzione di acqua, possibilità di accedere alla Sala Amica. Dopo il nuovo stop degli scali del nord Italia, deciso questa mattina da Enac, che proseguirà fino alle 8.00 di domani, martedì 20 aprile, Sea, la società che gestisce gli scali milanese, ha potenziato i servizi per fronteggiare le emergenze di assistenza per assistere i passeggeri. La società ha aumentato i punti informazione a Malpensa e Linate e ha messo a disposizione dei passeggeri il maggior numero possibile di personale per aiutare a capire i propri diritti e le modalità di eventuali riprotezione e rimborsi da parte delle compagnie aeree. Continueranno a essere a disposizione, sia a Linate che a Malpensa, brandine e coperte per coloro che si trovano nell’impossibilità di lasciare gli scali. Per i passeggeri sono inoltre disponibili le informazioni in tempo reale attraverso il sito internet (sea-aeroportimilano.it), monitor in aerostazione ed il call center di Sea (02-23.23.23). Sea consiglia a tutti i passeggeri in partenza, prima di giungere in aeroporto, di contattare la propria compagnia aerea per avere informazioni sulle condizioni del volo.

Ore 12.52 – Dall’aeroporto di Bari-Palese, sono stati oggi annullati i voli diretti al nord Italia e nei paesi del nord Europa, mentre sono regolari i collegamenti con Roma e con l’Italia meridionale. Anche per quanto riguarda l’aeroporto Papola Casale di Brindisi, sono attivi i voli da e per Roma.

Ore 12.51 – Meridiana fly comunica di essersi adeguata alla direttiva Enac du stamani, che ha disposto la chiusura del traffico aereo di tutto il territorio nazionale del Nord Italia, compreso l’aeroporto di Firenze fino alle ore 08.00 di domani martedì 20 aprile. Meridiana ricorda che il numero dedicato ai passeggeri è 0789 52609, che si affianca al numero del Call Center 89 29 28 attivo tutti i giorni dalle 07.30 alle 23.00 e al numero del Servizio Relazioni Clienti: 199 111 339.

Ore 12.48 – Un’altra giornata caotica all’aeroporto di Fiumicino: file ai banchi internazionali di Alitalia e delle altre compagnie aeree costrette a cancellare per il quarto giorno consecutivo i collegamenti con il Nord Europa, ma una lunghissima coda anche alla stazione ferroviaria, dove si accalcano i passeggeri giunti oggi a Roma e diretti nelle città della penisola non raggiungibili via aereo. Qui gli annunci dagli altoparlanti della hall e alcuni cartelli che informano che «fino al 23 aprile tutti i collegamenti ferroviari dall’Italia al Nord Europa sono pieni», non dissuadono i viaggiatori in attesa. Anche la speranza di raggiungere gli scali di Milano o Torino o Venezia è durata non più di due ore: chi è rimasto di nuovo a terra ha cercato in qualche modo una soluzione alternativa. Diversa la situazione nella hall dei voli internazionali, dove si ripetono scene ormai usuali: bivacchi, bambini che si riposano sulle valigie, gente che sosta davanti ai monitor nella illusione che dal volo per la propria destinazione scompaia la scritta in rosso «cancelled». A dare una mano ai viaggiatori in difficoltà, oltre a personale aeroportuale e hostess dell’Alitalia, volontari della Protezione Civile che a più riprese distribuiscono bevande fresche e generi di conforto. Restano allineate, nel terminal 2, le brandine mentre all’esterno sostano alcuni mezzi della colonna mobile della Protezione Civile, oltre a un’ambulanza dei volontari del gruppo Misericordia.

Ore 12.47 – Il gruppo Air-France-Klm potrebbe perdere circa 50 milioni di euro al giorno per la paralisi dei voli provocata dalle ceneri prodotte dal vulcano in Islanda. È la stima avanzata dagli analisti di Natixis Securities, citati dal sito internet del quotidiano Le Figaro.

Ore 12.45 – Lo spazio aereo ceco, chiuso da venerdì a causa delle ceneri vulcaniche dall’Islanda, è stato riaperto da mezzogiorno. L’aeroporto di Praga-Ruzyne riprende a funzionare normalmente, ha annunciato il portavoce dello scalo, Richard Klima.

Ore 12.39 – Il commissario europeo ai Trasporti, Sim Kallas, riferendosi alle polemiche suscitate dalla paralisi del traffico aereo conseguente l’eruzione in Islanda, ha invitato oggi a «non contestare le decisioni prese finora perchè basate sulle regole definite dall’Icao nel 2004». Il commissario ha poi affermato che una prima valutazione verosimile dei danni sarà possibile solo la prossima settimana.

Ore 12.34 – «Ho chiesto una riunione urgente dell’Icao, che è l’organizzazione delle Nazioni Unite per l’aviazione, per definire quelli che sono i criteri ai quali si devono attenere gli Stati» per decidere la chiusura o l’apertura dello spazio aereo. Lo ha detto Giovanni Bisignani direttore generale e Ceo della Iata (Associazione internazionale del trasporto aereo), che in un colloquio con l’Ansa ha criticato il modo con il quale l’Europa ha affrontato la crisi scatenata dall’eruzione del vulcano islandese. L’obiettivo della riunione è di definire le reponsabilità dei governi nelle decisioni di aprire o chiudere lo spazio aereo in «modo coordinato fondato sui fatti», ha insistito.

Ore 12.33 – Un volo destinato a misurare la densità nei cieli tedeschi della cenere prodotta dall’eruzione del vulcano in Islanda decollerà oggi pomeriggio da una base aerea nella Baviera meridionale. Lo ha riferito il portavoce del centro di aeronautica tedesco DLR. Il velivolo designato per la missione scientifica è un Falcon 20E appositamente equipaggiato: partirà dalla base di Oberpfaffenhofen ed effettuerà un volo di circa un’ora e mezza durante il quale verranno raccolti i dati da analizzare. Non si ha tuttavia certezza di quanto tempo sarà necessario per completare lo studio e rendere noti i risultati, ha precisato lo stesso portavoce del DLR.

Ore 12.32 – Vi sono delle situazioni «critiche» negli aeroporti di Roma, Milano e anche di Torino. È quanto ha sottolineato il responsabile del settore aereo del dipartimento della Protezione Civile, il generale Luciano Massetti, nel corso del comitato operativo convocato per avviare tutte le iniziative utili per ridurre i disagi causati dalla chiusura dello spazio aereo europeo dovuta all’eruzione del vulcano islandese. Il Dipartimento, d’intesa con la Farnesina, sta verificando la situazione dei cittadini italiani che dall’estero non riescono a rientrare nel nostro Paese e sono già stati segnalati diversi problemi in Inghilterra e in Francia. Problemi che, al di là delle Alpi, sono raddoppiati dallo sciopero delle Ferrovie in atto. Il Dipartimento sta anche organizzando il coordinamento dell’assistenza negli aeroporti e lavorando per trovare una soluzione al problema segnalato già ieri dall’amministratore delegato delle Ferrovie, Mauro Moretti: l’Italia sarebbe infatti in grado di garantire treni aggiuntivi per le città europee ma al momento le autorità svizzere e francesi non hanno acconsentito all’utilizzo da parte delle Ferrovie italiane delle loro reti.

Ore 12.32 – La decisione di fermare di nuovo il trasporto aereo in Italia è dettata soprattutto dal principio di precauzione, perchè non si ha idea dei danni che le ceneri possono provocare sugli aerei. Lo afferma Warner Marzocchi, vulcanologo dell’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia. «Il problema – afferma l’esperto – è che c’è incertezza su quanto le ceneri danneggino gli aerei. Gli ingegneri dell’Airbus ad esempio mi hanno detto che non hanno idea dei parametri critici di concentrazione in queste situazioni. Quindi vale il principio di precauzione, in attesa del risultato dei test che si stanno conducendo in queste ore nel Nord Europa». L’eruzione del vulcano islandese, anche se di non grande entità, ha provocato una situazione particolare, secondo Marzocchi: «Nei casi precedenti le nubi che si formavano erano di dimensioni geometriche vincolate – spiega l’esperto – invece questa è continua. Si sa man mano che si allontana dal vulcano la nube si diluisce, ma non si sa quale sia la sua concentrazione nelle parti più lontane». L’eruzione del vulcano sta comunque continuando con la stessa intensità negli ultimi giorni, come conferma anche il Vaac di Londra, l’Agenzia che monitora le dimensione della nube, secondo cui sopra il vulcano c’è ancora un pennacchio di cinque chilometri, e per quanto riguarda l’Italia oggi la nube si dovrebbe fermare all’Emilia Romagna. «L’eruzione è catastrofica dal punto di vista dell’economia – conclude Marzocchi – ma per il vulcano cinque giorni sono molto pochi, ed è impossibile capire quando questa fase finirà».

Ore 12.27 – Lo spazio aereo ungherese è stato aperto a partire dalle 12 ore italiana. Lo ha annunciato l’autorità ungherese per il controllo HungaroControl. Lo spazio aereo dell’Ungheria era stato chiuso venerdi scorso a causa della nube di cenere vulcanica proveniente dall’Islanda. In un primo momento, solo la direzione verso sud e dal sud (Croazia, Serbia) verrà utilizzata, ha aggiunto il portavoce.

Ore 12.26 – Continua l’eruzione del vulcano islandese Eyjafjallajokull, che emette ceneri e polveri nell’atmosfera. Le condizioni meteorologiche dipendono però poi da dove le correnti trasportano le ceneri stesse. Cosa bisogna aspettarsi per i prossimi giorni? La situazione è destinata invece ad avere maggiori ripercussioni sul territorio nazionale nei prossimi giorni. «Il problema – spiega Andrea Giulacci , meteorologo di Epson Meteo, è che tra domani e mercoledì è molto probabile che le correnti in quota incomincino a spingere le correnti, anzichè verso levante, un pochino anche verso sud, quindi direttamente verso il Mediterraneo centrale e quindi proprio verso l’Italia. Questo perchè domani verrà a crearsi una situazione per cui sull’Atlantico settentrionale e sulla Gran Bretagna si posizionerà l’alta pressione, sulla penisola scandinava una bassa pressione e, tra le due, si formerà un corridoio di correnti settentrionali, che da nord spingeranno verso sud. Quindi si creerà una sorta di ingranaggio: da una parte l’alta pressione, dall’altra la bassa pressione, che entrambe spingono le correnti, proprio quelle che arrivano dalle regioni intorno all’Islanda, verso sud, fin verso il Mediterraneo centrale. Quindi tra domani e mercoledì da noi potrebbero arrivare quantità maggiori di polveri rispetto a quello che abbiamo visto fino ad ora». E per quanto riguarda le prossime ore? «La situazione di oggi – prosegue Andrea Giuliacci – vede le correnti in quota, quelle che trasportano le normali perturbazioni e anche queste nuvole di cenere, spingerle dall’Islanda verso il cuore dell’Europa. Da qui, dall’Europa centrale, in questo momento vengono poi deviate più verso est, verso l’Europa orientale. Noi veniamo lambiti in parte, soprattutto nel Nord Italia».

Ore 12.24 – Se le previsioni resteranno quelle attuali neanche domani sarà possibile volare sul nord Italia e dunque gli aeroporti resteranno chiusi. Lo ha detto il direttore generale dell’Enac, Alesessio Quaranta, nel corso del comitato operativo della Protezione Civile, convocato per fare il punto della situazione dopo i disagi provocati al trasporto aereo dall’eruzione del vulcano islandese. Una decisione definitiva per quanto riguarda la giornata di domani verrà presa comunque nella serata di oggi. «Secondo le previsioni attuali non abbiamo possibilità di riaprire – dice Quaranta – ma entro le 21 di oggi avremo notizie più dettagliate e valuteremo il da farsi, comunicando tempestivamente tutte le informazioni necessarie». A chi gli chiedeva se le misure fossero eccessive, anche in relazione alle polemiche sorte sulle valutazioni effettuate dalle autorità londinesi, Quaranta ha risposto sottolineando che «di fronte alla garanzia di sicurezza dei passeggeri tutto passa in secondo piano». «Tutti i Paesi europei – ha aggiunto – hanno adottato i provvedimenti sulla base dei bollettini provenienti dal Met Office di Londra. Lo ha fatto la Francia, la Germania, e lo abbiamo fatto anche noi».

Ore 12.24 – Sono ripresi oggi i voli con Roma e Bari dall’aeroporto albanese “Madre Teresa” vicino a Tirana: lo ha annunciato la società americano-tedesca ‘Tià che gestisce lo scalo. L’aeroporto albanese da tre giorni è quasi interamente paralizzato e gli unici collegamenti effettuati sono stati quelli con Atene ed Istanbul.

Ore 12.23 – A partire da stamattina, i voli cancellati in arrivo ed in partenza nell’aeroporto Falcone-Borsellino di Palermo sono 46, di cui 42 nazionali in arrivo ed in partenza per Linate, Venezia, Malpensa, Bologna, Verona, Torino, Forlì, e 4 internazionali da e per Parigi (Orly e Cdg).

Ore 12.22 – Non è intelligente cambiare le norme sul traffico aereo durante una situazione di emergenza. Lo ha detto oggi il ministro per lo Sviluppo economico, Claudio Scajola, al termine della sua visita della Fiera di Hannover fatta insieme alla cancelliera Angela Merkel. «Le condizioni di questo vulcano» chiamano in causa «le norme sul trasporto aereo», ha detto il ministro: «Non credo sia intelligente cambiare le norme durante un’emergenza», ha aggiunto chiedendosi: «Chi si assumerebbe la responsabilità di dare delle autorizzazioni?». Tuttavia, ha concluso il ministro riferendosi all’emergenza, «pare che stia terminando»

Ore 12.21 – La priorità al momento è «riprendere i voli tenendo conto della sicurezza dei passeggeri», per affrontare l’impatto economico «superiore a quello dell’11/9». Lo ha detto il commissario ai trasporti, Sim Kallas.

Ore 12.19 – Lo spazio aereo della Germania rimarrà chiuso fino alle 02.00 di domani martedì. Lo hanno comunicato le autorità tedesche.

Ore 12.17 – «La nuova chiusura dello spazio aereo degli scali del nord Italia fino alle 8.00 del 20 aprile, decisa questa mattina dopo la riapertura di ieri sera, ha aggravato ulteriormente una situazione le cui dimensioni, in termini di perdita economica per il comparto del trasporto aereo e del turismo organizzato, sono di tale gravit…,che ogni stima dei danni, al momento, risulterebbe riduttiva». A sostenerlo è Roberto Corbella, presidente di Astoi, che riunisce i maggiori tour operator italiani. «Le perdite che stiamo rilevando, infatti – osserva Corbella – sono di tale entit… che, in assenza di un tempestivo intervento del Governo, molti operatori non saranno pi— in grado di garantire il rimpatrio ed i rimborsi ai passeggeri». Onde scongiurare questo pericolo, Astoi chiede una riunione urgente al Governo ed ai ministeri competenti, insieme ai vettori aerei, per definire un piano d’azione a tutela dei passeggeri ed a salvaguardia del comparto.

Ore 12.16 – Il car-pooling, o condivisione tra passeggeri della stessa auto per risparmiare sui costi, è tra le soluzioni più gettonate in questi giorni che vedono aerei bloccati dalla nube sprigionata dal vulcano islandese e treni presi d’assalto. Lo evidenzia postoinauto.it, il portale web del carpooling italiano, che – sottolinea una nota – ha registrato un aumento del 50% di contatti lo scorso week-end. Su postoinauto.it – prosegue la nota – chi ha dei posti liberi in auto li mette a disposizione di altre persone che effettuano lo stesso tragitto, in cambio di un contributo per le spese di viaggio. E in questi giorni molti inseriscono i loro annunci in particolare per aiutare coloro che sono rimasti a terra, che trovano così un’alternativa per arrivare a destinazione. Vanno a ruba le offerte verso l’estero, come Parigi – conclude la nota – ma sono molto richieste anche le tratte nazionali Milano-Roma, Roma-Potenza, Roma-Genova, Trani-Ancona, Firenze-Napoli e Torino-Firenze.

Ore 12.16 – «Non si può fare nessun compromesso sulla sicurezza, tutte le decisioni devono essere basate su prove e studi scientifici». Lo ha detto oggi Siim Kallas, commissario europeo ai trasporti a proposito del blocco dei voli in Europa per la nube di cenere vulcanica islandese.

Ore 12.15 – Migliaia di passeggeri del Nord Europa, in gran parte turisti, che avrebbero dovuto far rientro dalla Grecia in aereo nei loro paesi d’origine, si sono riversati nei traghetti che collegano Patrasso e Igoumenitsa ad Ancona. Colpa del blocco dei voli in Europa per via delle nube di cenere sprigionata dal vulcano islandese Eyjafjallajokull. «Quantificare l’aumento di prenotazioni non è facile – spiega Renato Morandi, agente della Superfast Ferries – ma di certo, anche se in questa stagione le navi sono comunque affollate, da un paio di giorni registriamo un picco di passeggeri». La Superfast garantisce un collegamento giornaliero con Ancona, dove oggi sono sbarcati in prevalenza cittadini scandinavi che raggiungeranno i loro paesi in pullman, e quasi 2.000 ne sono attesi entro domani. Più affollate del consueto anche le navi della Minoan Lines.

Ore 12.15 – Migliaia di passeggeri del Nord Europa, in gran parte turisti, che avrebbero dovuto far rientro dalla Grecia in aereo nei loro paesi d’origine, si sono riversati nei traghetti che collegano Patrasso e Igoumenitsa ad Ancona. Colpa del blocco dei voli in Europa per via delle nube di cenere sprigionata dal vulcano islandese Eyjafjallajokull. «Quantificare l’aumento di prenotazioni non è facile – spiega Renato Morandi, agente della Superfast Ferries – ma di certo, anche se in questa stagione le navi sono comunque affollate, da un paio di giorni registriamo un picco di passeggeri». La Superfast garantisce un collegamento giornaliero con Ancona, dove oggi sono sbarcati in prevalenza cittadini scandinavi che raggiungeranno i loro paesi in pullman, e quasi 2.000 ne sono attesi entro domani. Più affollate del consueto anche le navi della Minoan Lines.

Ore 12.13 – Un danno all’export agroalimentare quantificabile al momento in in oltre 15 milioni di euro. È quanto stima la Cia-Confederazione italiana agricoltori in seguito al prolungarsi dello stop ai voli negli aeroporti d’Italia. Per la Cia, in ogni caso, «ogni rincaro al dettaglio è ingiustificato in quanto la nostra produzione, soprattutto di ortofrutta, riesce a soddisfare abbondantemente la richiesta dei consumatori». «Se lo stop aereo dovesse proseguire ulteriormente – sottolinea la Cia – gli effetti economici potrebbero essere disastrosi. Tutta la merce deperibile dovrà essere buttata e non è previsto, almeno per ora, alcun tipo di risarcimento per gli operatori dell’agroalimentare».

Ore 12.12 – L’eruzione e la colonna di ceneri sprigionatesi dal vulcano islandese Eyjafjollajokull, sono nettamente diminuite rispetto a mercoledì scorso. Lo ha detto una esperta di geofisica islandese

Ore 12.09 – Si profilano pesanti danni, quantificabili nell’ordine di 10 milioni di euro, per le primizie ortofrutticole italiane, dopo il nuovo stop ai voli negli aeroporti di Milano e Roma e ipotizzando un fermo esteso a tutta la settimana lavorativa. Lo afferma Coldiretti, nel sottolineare che invece la Spagna, nostro principale concorrente sui prodotti freschi di stagione, ha invece riaperto il traffico aereo e le consegne merci. Tra gli effetti del blocco aereo – continua la Coldiretti – c’è anche la scomparsa dalle tavole degli italiani della frutta e verdura fuori stagione, unitamente al pesce che, però, sottolinea l’organizzazione agricola :«può essere ben sostituito dal pescato nazionale. Lo stesso mancato arrivo di frutta e verdura fuori stagione non è certo un problema per un Paese come l’Italia che può contare sulla leadership europea nella produzione di ortofrutta».

Ore 12.07 – Treni, bus e metro regolari venerdì prossimo. I sindacati hanno infatti deciso di sospendere lo sciopero previsto il 23 aprile prossimo considerata, affermano in una nota «l’emergenza creatasi con il perdurante blocco del traffico aereo che mette a dura prova i collegamenti nazionali ed internazionali».

Ore 12.00 – Due voli commerciali della compagnia aerea olandese Klm partiti con un carico merci dallo scalo di Schiphol ad Amsterdam, uno per gli Emirati arabi, l’altro per Bangkok e Taipei, sono arrivati a destinazione «senza problemi»: lo ha annunciato la stessa Klm. «I primi voli commerciali di Klm (si trattava di due Boeing 747, ndr) si sono svolti senza problemi» e «nulla di particolare Š stato constatato durante il volo n‚ nella (successiva) ispezione tecnica», dice la nota. Il direttore generale di Klm, Peter Hartman, ha detto di «sperare che la Klm riceva il pi— presto possibile l’autorizzazione a riprendere una parte delle sue operazioni e di condurre i suoi passeggeri a destinazione». Lo spazio aereo olandese resta per ora chiuso fino almeno alle 14:00.

Ore 11.53 – È stato rinviato il secondo vertice tra Ue e Pakistan, previsto per mercoledì a Bruxelles, a causa delle perturbazioni del traffico aereo dovute alla nuvola di polvere sprigionata dal vulcano islandese. Lo riferisce il consiglio europeo riferendo che la Ue e il Pakistan si sono impegnati a cercare una nuova data al più presto possibile.

Ore 11.52 – All’aeroporto di Fiumicino, fino a metà mattinata, sono state 118 le cancellazioni di voli in conseguenza della nuvola di cenere: 51 in arrivo e 67 in partenza. Intanto anche oggi si susseguono gli arrivi di aeromobili impossibilitati ad atterrare negli scali chiusi al traffico: finora ne sono stati registrati otto.

Ore 11.51 – C’è chi non si è arreso davanti alla chiusura dello spazio aereo nel nord Italia di questi giorni dovuta alla nube sprigionata dal vulcano islandese e da Genova ha preso un taxi per arrivare a Barcellona, Monaco o Rotterdam. Ci sono inoltre aziende che si sono rivolte a compagnie di autonoleggio del capoluogo ligure per far arrivare i propri manager a destinazione, come è avvenuto ad esempio oggi, con un pulmino diretto in Lussemburgo. Intanto nelle principali stazioni ferroviarie di Genova si registra una maggiore affluenza ma nessuna situazione di difficoltà.

Ore 11.44 – A causa delle difficoltà nel traffico aereo legate alla nube di ceneri del vulcano islandese, il capo della missione dell’Onu in Kosovo (Unmik), l’italiano Lamberto Zannier, ha annullato una visita prevista per oggi in Montenegro. Nel darne notizia, l’agenzia Beta aggiunge che a Podgorica Zannier aveva in programma un colloquio con il premier montenegrino Milo Djukanovic.

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