Usa, Oklahoma. Orrendi abusi di una coppia sui loro tre figli adottivi

Pubblicato il 27 Febbraio 2011 - 19:40 OLTRE 6 MESI FA

Sonja Kluth

YUKON, STATI UNITI – Una coppia sposata della cittadina di Yukon, nella contea di Canadian, Oklahoma, è stata accusata di orribili maltrattamenti nei confronti dei loro tre figli adottivi, che per anni hanno seviziato, costretto a vivere in celle ed a mangiare cibo per cani o gatti. 

Secondo il quotidiano News Oklahoma la coppia, John Kluth, 50 anni, e la moglie Sonja, 57, ha inoltre spesso picchiato i ragazzi fino a fargli perdere conoscenza.

Incredibilmente, le sevizie sono state compiute sui ragazzi – uno di 15 anni, uno di 11 e un’altra di 9 – nonostante che lo stato del Wisconsin, dove è avvenuta l’adozione prima che la coppia si trasferisse in Oklahoma, le pagasse 4.500 dollari al mese per il mantenimento dei suoi figli adottivi. I due sono stati accusati di abuso e violenza agravati su minori.

In una memoria allegata alle accuse a suo carico, Sonja Kluth ha dichiarato agli inquirenti di ”aver perso completamente il controllo nei confronti dei ragazzi” e di essere diventata ”un mostro”.

In particolare i Kluths sono accusati di aver periodicamente rinchiuso i ragazzi per sette mesi in una cantina freddissima senza luce e confinato il più grande in una cella per cani.

L’ufficio dello sceriffo della contea di Canadian hanno cominciato a sospettare che qualcosa non andava dopo che i Kluth l’hanno chiamato per denunciare la scomparsa del loro figlio adottivo più grande, che l’indomani è stato ritrovato rifugiato in uno scatolone di cartone sul retro di un grande magazzino a Oklahoma City. Il ragazzo ha raccontato tutto agli agenti, che dopo un sopralluogo a casa dei Kluth li hanno arrestati.

Lo sceriffo Randall Edwards ha dichiarato che, per ragioni ancora da accertare, i Kluths ”hanno completamente isolato i ragazzi dalla società, ed è per questo che hanno potuto seviziarli senza che nessuno sapesse nulla, fino a quando il raazzo più grande è riuscito a fuggire da quell’inferno. E’ il più grave caso di abusi di minori che mi sia mai capitato di investigare”.

La crescita del ragazzo più grande è stata ritardata a causa dell’alimentazione inadeguata, e sul corpo di tutti e tre i figli adottivi sono stati trovati lividi, tagli, bruciature ed altri segni di violenze.