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Omicidio Jan Kuciak, i tentacoli della mafia che strozzano la Slovacchia

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Omicidio Jan Kuciak, i tentacoli della mafia che strozzano la Slovacchia

ROMA – “Mafia italiana in Slovacchia, i suoi tentacoli raggiungono la politica”: è il titolo dell’articolo incompleto di Jan Kuciak, pubblicato postumo non solo sul website aktuality.sk per cui lavorava come reporter ma, simbolicamente, anche da altri.

Lo scorso 25 febbraio, il giovane giornalista investigativo e la fidanzata Martina Kusnirova sono stati trovati morti, uccisi nella loro abitazione ed è il primo omicidio di un giornalista nella storia della Slovacchia.

L’aggressione, che la polizia sostiene abbia i chiari segni di un omicidio, ha scosso il Paese.

L’ultimo articolo di Kuciak, pubblicato postumo, sostiene i legami tra la ‘ndrangheta italiana e personaggi vicini al primo ministro slovacco, Robert Fico.

Il sottotitolo è accompagnato da una piccola foto a colori dell’autore. In cima alla pagine c’è una versione più grande, in bianco e nero della stessa immagine appoggiata a un muro, circondata da candele e fiori.

L’ultimo articolo sul quale il giornalista slovacco assassinato Jan Kuciak ha lavorato per aktuality.sk è pubblicato su tutti i mezzi di informazione di Ringier Axel Springer Media AG, nonché sui media di proprietà di Axel Springer SE e Ringier AG. L’articolo, insieme all’editoriale di Peter Bardy, redattore capo di aktuality.sk, sarà reso disponibile anche per la diffusione sulle testate internazionali.

Jan Kuciak, dal 2015 lavorava nel team investigativo di aktuality.sk, di proprietà di Ringier Axel Springer Slovak.
Kuciak sostiene che imprenditori italiani con legami con la ‘Ndrangheta si siano stabiliti nella parte orientale della Slovacchia, e per anni abbiano sottratto fondi UE in questa zona relativamente povera, al confine con l’Ucraina.

Gli imprenditori, avrebbero intrattenuto presunti legami con alti funzionari, comprese persone vicine al premier. Come l’ex modella Maria Troskova, che fino a mercoledì scorso era primo consigliere di Stato di Robert Fico e Viliam Jasam, ex capo della Troskova, segretario del consiglio di sicurezza nazionale della Slovacchia.

In una dichiarazione congiunta, i due hanno affermato di lasciare le loro cariche di governo con effetto immediato, fino alla conclusione delle indagini e aggiunto che i tentativi “da parte di alcuni politici e media di collegarci a questi ignobili crimini” erano inaccettabili, stavano calpestando e strumentalizzando i loro nomi in una battaglia politica contro Fico.

Anche il ministro della Cultura Marek Madaric, membro del partito SMER di Fico, ha rassegnato le dimissioni, affermando di non poter ancora ricoprire l’incarico dopo gli omicidi.

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