Ostiense tra i dieci quartieri più cool d'Europa. La lista del Guardian Ostiense tra i dieci quartieri più cool d'Europa. La lista del Guardian

Ostiense a Roma tra i dieci quartieri più cool d’Europa. La lista del Guardian

Ostiense tra i dieci quartieri più cool d'Europa. La lista del Guardian
Ostiense fra i 10 quartieri più cool d’Europa. Nella foto Ansa i murales mangia-smog

ROMA – Fuori dalle rotte più convenzionali della Città Eterna, Ostiense si sta imponendo come l’unico rione di Roma in felice trasformazione. Giovane, dinamico, smart. Se ne è accorto anche il quotidiano britannico The Guardian che lo consiglia come destinazione speciale e inconsueta per un modo più intelligente di vivere la città. E l’ha inserito tra i dieci quartieri più cool da visitare tra le capitali europee (“10 of the coolest neighbourhoods in Europe”).

La prima regola per ogni buon viaggiatore è quella di immergersi sempre il più possibile nella cultura del luogo. Quindi aboliti ristoranti italiani – pizza e spaghetti sono lì che ci aspettano dove li abbiamo lasciati – e vietati i luoghi troppo vicini ai monumenti più importanti, spesso trappole per turisti ingenui, con prezzi gonfiati e qualità non prioritaria.

Come si fa allora a passare una serata tipica in un posto dove ci mancano le giuste coordinate?  Da Järntorget / Långgatorna a Göteborg al Quartiere Universitario di Bruxelles, da El Cabanyal di Valencia a Bonfim a Porto; e poi ancora Neukölln a Berlino, Powiśle a Varsavia, Holešovice a Praga, fino a Dorćol, sulle rive del Danubio di Belgrado e al Quartier de la Réunion di Parigi.

Tutti posti non troppo convenzionali, snobbati dal turismo più classico, lontani dalle mete della folla in cerca di quelle conferme da cartolina.

Il quotidiano inglese non si è dimenticato dell’Italia e della sua capitale, Roma, bypassando i quartieri solitamente più presi d’assalto dai visitatori, Prati, data la vicinanza con San Pietro, Monti, altro delizioso quartiere molto in voga, il centro storico, dove sorgono i monumenti più richiesti e il Pigneto, centrale hipster della capitale. Niente di tutto ciò, The Guardian ha deciso di indirizzare i suoi lettori sul quartiere Ostiense, e non possiamo dire che abbia tutti i torti.

Ecco come viene descritto: “Il quartiere di Ostiense, proprio sul fiume Tevere, un tempo era il sito di una centrale elettrica, un porto fluviale inquieto e un gasometro, il cui scheletro si profila ancora. Prende il nome da Via Ostiensis, una strada che anticamente correva dal mercato del bestiame della città alla città portuale di Ostia. Oggi Ostiense si è scrollato di dosso il suo passato industriale per diventare un bastione di nuovi ristoranti, street art e bar. Una grande quantità di campus universitari fa si che ci sia una grande presenza di studenti, ma c’è anche una folla internazionale, attratta da affitti ragionevoli e un collegamento della metropolitana con il centro città. Vieni qui per mangiare sontuosamente e ammirare siti storici lontani dalle masse”.

Riguardo le cose da vedere si parte dalla Basilica di San Paolo fuori le mura che “gode di un flusso tranquillo di visitatori, molto meno della sua controparte più famosa, San Pietro”. Si prosegue poi più in basso, verso via Ostiense “dove si trova Centrale Montemartini, probabilmente il museo più sottovalutato di Roma. Originariamente una centrale elettrica, lo spazio è stato abbandonato fino al 2005, quando è stato scelto per ospitare opere d’arte dai sovraffollati Musei Capitolini”.

Dirigendosi invece verso Trastevere e il centro città (tenendo d’occhio la vivace street art) “dai un’occhiata al cimitero non cattolico, l’ultima dimora dei poeti romantici e degli ex residenti di Roma John Keats e Percy Bysshe Shelley”. Un tour di tutto rispetto, spesso ignorato dai circuiti più turistici, anzi spesso ignorato anche dagli stessi romani, anche loro orgogliosi dei monumenti più mainstream, ignorando tesori che non sono affatto secondari. (fonte Agi)

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