Papa “licenzia” mons. Kieran Conry: aveva relazioni con due parrocchiane

Papa "licenzia" mons. Kieran Conry: aveva relazioni con due parrocchiane
Monsignor Kieran Conry

LONDRA – Aveva relazioni non con una ma con due parrocchiane, di cui una di 43 anni, sposata e madre di due figli. Per questo papa Francesco ha dato il ben servito, accettando le dimissioni di monsignor Kieran Conry, vescovo della diocesi inglese di Arundel e Brighton. Ne dà notizia il bollettino della Santa Sede, che si limita a comunicare:

“Il Papa ha accettato la rinuncia al governo pastorale della diocesi di monsignor Conry, in conformità al canone 401 comma 2 del Codice di Diritto Canonico”.

Norma che si applica per “grave causa” e inidoneità all’adempimento del suo ufficio.

Sessantatre anni, originario di Coventry, vescovo ad Arundel e Brighton da 13, Conry aveva presentato le sue dimissioni solo pochi giorni fa, il 27 settembre, dopo che lo scandalo era emerso, per essere stato “infedele alle promesse come prete cattolico” e per aver portato “vergogna” alla diocesi e alla Chiesa.

Nella sua dichiarazione, aveva anche chiesto il perdono e le preghiere del suo “gregge”. In questi giorni la stampa britannica si è occupata ampiamente della piccante vicenda, pubblicando anche foto, risalenti a quest’estate, del vescovo a passeggio in abiti borghesi con la giovane amante e madre di due figli. Un coro di discredito, hanno riportato i media londinesi, e non solo da parte del marito di una delle due donne, si era già abbattuto sul presule che fino all’ultimo aveva cercato di tenere nascoste le sue “scappatelle”.

Ora il marito tradito si è rivolto anche agli avvocati, asserendo di avere prova che le autorità ecclesiastiche fossero invece al corrente dei comportamenti di monsignor Conry, e che semplicemente hanno scelto di fare finta di niente. Ci sono state anche richieste da parte di personalità cattoliche per un’indagine pontificia su chi all’interno della Chiesa e da quanto tempo fosse a conoscenza dei fatti.

Le dimissioni presentate da Conry, subito accolte dal Papa, rischiano ora di gettare nuovo discredito sulla Chiesa britannica, mentre il presidente della Conferenza episcopale, l’arcivescovo di Westminster card. Vincenti Nichols, ora a Roma per partecipare al Sinodo straordinario sulla famiglia, non ha voluto finora commentare le denunce su una possibile copertura.

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