PARIGI – Ventiquattro ore dopo il blitz delle teste di cuoio francesi nel quartiere parigino di Saint Denis è arrivata la conferma: Abdelhamid Abaaoud, la mente degli attentati di venerdì 13 novembre, è rimasto ucciso.
La notizia era stata diffusa già poche ore dopo il raid, in cui sono rimaste uccise tre persone (tra cui una terrorista di 26 anni, cugina di Abaaoud, che si è fatta esplodere) e ne sono state arrestate altre otto. A parlare della morte di Abaaoud, belga di 28 anni, era stato per primo il Washington Post, ripreso da diversi media americani, britannici e belgi. Ma la Procura di Parigi si era limitata a far sapere che né Abaaoud né Abdeslam Salah erano tra gli arrestati.
Oggi, giovedì 19 novembre, la stessa Procura ha confermato quelle notizie: i test del Dna eseguiti sui corpi delle vittime del blitz hanno dimostrato che Abaaoud è stato ucciso.
Il giovane è morto in un appartamento a pochissimi chilometri dall’aeroporto Charles de Gaulle e a 12 chilometri dalla Défense, il quartiere degli affari che, secondo fonti dell’Intelligence americana, erano i prossimi obiettivi degli attentatori. Il cadavere è stato ritrovato fra le macerie dell’appartamento “crivellato di colpi”. La polizia intanto, sta ancora compiendo delle rilevazioni a Saint Denis, la cittadina in cui si è svolta la sparatoria (foto Reuters).