FRANCIA, PARIGI – Blitz notturno contro i ‘Velib’, le celebri biciclette in libero servizio di Parigi, che sono uno dei fiori all’occhiello della capitale francese. Secondo radio RTL, i militanti di estrema sinistra di Indymedia hanno bucato le gomme a centinaia di biciclette per protestare contro il gestore del servizio JC Decaux, accusato di “schiavismo”. L’operazione ‘anti-Velib”, che è stata effettuata nella notte tra lunedi e martedi, nell’est di Parigi, ha colpito una decina di stazioni, dove sono stati bucati 456 pneumatici, riferiscono i media francesi.
Da parte sua, JC Decaux – che denuncia “scandalosi atti vandalici” – parla del danneggiamento di 367 bici. “Sono state riparate in mezza giornata. Ciò che ha permesso di limitare i disagi”, precisa l’azienda pubblicitaria, che questa mattina ha sporto denuncia. Motivo della clamorosa protesta l’accordo tra JC Decaux, titolare di una multinazionale, e il ministero della Giustizia, che consentirebbe all’azienda di ricorrere alla forza lavoro di minorenni nei suoi atelier. “Quando la polizia ferma un minore accusato di furto o di danneggiamento di un ‘Velib’, JC Decaux può farlo lavorare gratuitamente a titolo di sanzione nelle sue officine di riparazione, con la benedizione di un giudice minorile”, spiega Indymedia in una nota diffusa dopo il blitz.
“La riparazione penale – replica JC Decaux – è una misura apprezzata da tutti, un’azione di sensibilizzazione che porta i suoi frutti. Si tratta di una valida alternativa alla persecuzione giudiziaria. Con il procuratore che può proporre ai minori che hanno danneggiato una bici di riparare le conseguenze dei loro atti delittuosi e evitare così di passare davanti al giudice minorile”.
Ma non è tutto. Indymedia accusa anche il leader europeo dell’arredo urbano di “ingrossare il portafoglio grazie allo sfruttamento di prigionieri, in partenariato con l’amministrazione penitenziaria, i giudici e i giudici minorili”. Un riferimento, quest’ultimo, all’accordo concluso lo scorso dicembre tra JC Decaux e l’amministrazione penitenziaria, che affida ad alcuni detenuti del carcere di Villepinte, vicino Parigi, la riparazione delle celebri bici grigie. Assolutamente nulla di male per JC Decaux, secondo cui “questa attività facilità il reinserimento di chi esce di prigione”.