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Parto finisce in tragedia: dottoressa tira il bimbo e lo decapita

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Parto finisce in tragedia: dottoressa tira il bimbo e lo decapita

LONDRA – Un parto che ha segnato per sempre la sua vita e ora Laura Gallazzi, 34 anni, non riesce a riprendersi. Alla 25esima settimana, però, le si rompono le acque così corre in ospedale, al Ninewells Hospital di Dundee, in Scozia. Lì il personale specializzato le dice che ha avuto un prolasso del cordone. La donna non sa cosa fare o pensare ed è convinta che, per far nascere il bimbo, le faranno un cesareo. E invece le dicono che dovrà partorire con parto naturale.

Ad assisterla durante il parto c’è la dottoressa Vaishnavy Laxman che, mentre dice a Laura di spingere, tira le gambe del bimbo per facilitarne l’uscita. Quella manovra, però, sarà fatale: le gambe, le braccia e il tronco del piccolo Steven si staccano dalla testa che resta dentro l’utero.

Due medici, dopo questo abominevole incidente, sono costretti a fare un cesareo alla donna per tirare fuori dal suo utero la testa del bambino. Ma lo strazio non è ancora finito: la testa del bimbo viene riattaccata sul corpo del piccolo giusto il tempo necessario perché la sua mamma possa dirgli addio per sempre.

Secondo quanto riporta il Sun, però, si crede che il bimbo fosse morto già prima che il medico lo decapitasse durante quel parto lampo (e maldestro) durato appena 15 minuti.

La donna ancora sconvolta ha raccontato quell’atroce momento al Sun: “La dottoressa si è seduta sul mio letto e mi ha detto che Steven non ce l’aveva fatta. Ho pensato che il motivo fosse per via della sua nascita prematura. Non sapevo cosa fosse successo, me lo hanno detto dopo un po’. Poi l’ho saputo e ho capito che non l’avrei mai perdonata”. “Ma perché non mi hanno fatto il cesareo? Sono sconvolta, soffro, è tutta colpa loro che hanno voluto fare le cose di fretta”.

 

 

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