ROMA – La Svizzera sta mettendo a punto una massiccia campagna di informazione per indurre migliaia di risparmiatori italiani, spaventati dal rischio di una patrimoniale con il governo Monti, a varcare di nuovo le frontiere. Lo dimostrano alcune recenti pubblicità dell’ufficio del turismo e gli esiti di un convegno segreto di banchieri elvetici sui risultati degli accordi con la Germania e la Gran Bretagna sulla doppia tassazione dei capitali custoditi nei forzieri degli istituti di credito dei cantoni. In gioco, secondo alcune stime fornite da fonti bancarie e riportate da Milano Finanza, ci sono quasi 100 miliardi che potrebbero prendere il volo per altri paradisi fiscali.
Come spiega Roberto Sommella per Milano Finanza, entro il mese di maggio 2013 i titolari, residenti in Germania o Regno Unito, di relazioni bancarie in Svizzera nascoste al fisco avranno tre opzioni. Pagare un’imposta variante tra il 19% e il 35% sulla media degli averi in conto tra il 2003 e il 2010, sanando la loro posizione fiscale e mantenendo secretate le loro posizioni bancarie svizzere; autodenunciarsi al proprio fisco; trasferire i fondi fuori della Svizzera. In quest’ultimo caso i dati aggregati saranno comunicati alle due nazioni per competenza, con l’ovvio salasso per le banche della Confederazione.
Unica mossa possibile per sfuggire agli accordi anti-evasori è quella di porre i fondi, prima del maggio del 2013, in trust internazionali capitalizzati in fondazioni. Forse anche per questo, da qualche giorno, sulle reti televisive nazionali italiane appare un signore svizzero che lancia il suo slogan: “L’inverno sarà senz’altro buono, da noi vengono formiche olandesi, tedesche, olandesi e italiane e sanno bene che non mordiamo mica”. La pubblicità è di un ufficio del turismo, MySwitzerlande l’obiettivo non sembra solo quello di catturare sciatori.