Pedofilia. Vescovi bavaresi: “Denunceremo abusi”. Il governo tedesco approva l’iniziativa

Reinhard Marx

I vescovi bavaresi si sono impegnati a denunciare alle autorità qualsiasi eventuale nuovo caso di abuso sessuale nelle loro diocesi nonché a collaborare in stretto contatto con la giustizia. Lo ha detto mons. Reinhard Marx, arcivescovo di Monaco e Frisinga, nella giornata conclusiva della sessione primaverile dell’assemblea plenaria dei vescovi del Land, di cui è presidente, tenuta a Vierzehheiligen (Bad Staffelstein).

«I vescovi bavaresi hanno raccomandato quindi all’unanimità, nell’ambito della revisione delle linee guida, l’obbligo di denunciare alle procure i casi sospetti di abusi sessuali e maltrattamenti…», recita la dichiarazione finale dell’assemblea, letta da mons. Marx. Secondo le linee guida della Conferenza episcopale tedesca relative agli abusi sessuali su minori, che sono comunque sempre valide, la Chiesa può rinunciare alla denuncia di un caso se la vittima non dà il proprio consenso.

Il governo tedesco ha accolto favorevolmente l’iniziativa dei vescovi bavaresi: «Mi rallegra molto l’annuncio in materia fatto oggi dall’arcivescovo di Monaco di Baviera, Reinhard Marx», ha detto la ministra della Giustizia, Sabine Leutheusser-Schnarrenberger (Fdp) durante un dibattito in Parlamento.

«E’ molto importante che, se si rafforzano i dubbi, le informazioni vengano passate alla magistratura». La ministra della Giustizia e quella della Famiglia, Kristina Schroeder (Cdu), secondo informazioni non ufficiali, dirigeranno insieme il 23 aprile prossimo la prima di una serie di riunioni di esperti per esaminare i casi di abusi sessuali in varie istituzioni religiose e laiche e trarne le conseguenze per il futuro.

Per questa attività, secondo notizie trapelate a Berlino, è prevista anche una struttura con personale e fondi a disposizione. Inizialmente la signora Leutheusser-Schnarrenberrger aveva chiesto un suo gruppo di esperti per discutere dal punto di vista giuridico soprattutto le conseguenze per i casi di abusi sessuali nella Chiesa cattolica, ma nel frattempo ha rinunciato a quella idea. Anche ieri il portavoce governativo, Ulrich Wilhelm, ha detto che la cancelliera Angela Merkel desidera «un avvio comune e un approccio comune in modo da dare una piattaforma comune a questa iniziativa così importante», ponendo così fine al dibattito tra ministeri della Giustizia, dell’Istruzione e della Famiglia che inizialmente sembravano decisi a procedere autonomamente.

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