BRUXELLES – Sale l’allarme peste suina africana in Europa, dopo che ieri, giovedì 13 settembre, due casi rilevati su cinghiali in Belgio sono stati confermati dalle autorità sanitarie belghe. La Commissione europea ha confermato la notifica da parte del Belgio del ritrovamento di due cinghiali morti con tracce del virus a Etalle, località vicina al confine con Francia e Lussemburgo.
Il Belgio è l’ottavo Paese europeo a notificare casi della malattia innocua per l’uomo ma devastante per gli allevamenti. Ci sono timori che il virus, che colpisce solo cinghiali e maiali, possa raggiungere la Francia e la Germania, quarto produttore al mondo di carni suine.
Dal primo focolaio rinvenuto nel 2007 in Georgia, la peste suina africana ha macinato chilometri, sfruttando come vettori prodotti contaminati e i cinghiali e raggiungendo tutti i Paesi dell’Europa orientale, con focolai di recente trovati anche in Cina. In Italia, la malattia è presente da 40 anni in Sardegna. Contro questa malattia non esiste alcun vaccino o trattamento.