NAPOLI – Polemica sui funerali di Pino Daniele per la decisione di celebrarli a Roma. E alla fine i familiari del musicista cedono e decidono: mercoledì 7 gennaio si terranno due funerali, uno alle 12 a Roma, nel santuario del Divino Amore, e l’altro alle 17 a Napoli, nella Basilica di Santa Chiara.
L’ultima critica era stata mossa dal fratello di Pino, Salvatore, che si era unito ai napoletani definendo, al Corriere.it, “assurda” la decisione di celebrarli a Roma.
Al quotidiano milanese Salvatore Daniele aveva detto: “Lui ci sta guardando e dice… eh, pace all’anima sua. Questa chiesa? Non so nemmeno come si chiama. I napoletano stanno un po’ arrabbiati, credo”.
Le polemiche sul luogo dei funerali si erano aggiunte a quelle sulla camera ardente, chiusa troppo presto al pubblico, secondo i fan di Daniele.
Avrebbe dovuto restare aperta dalle 8:30 alle 12:30, all’ospedale Sant’Eugenio della capitale, ma è stata chiusa prima per volontà dei parenti.
La famiglia del musicista si è difesa:
“Visti la grande partecipazione e l’affetto del pubblico, accorso numeroso sul posto per omaggiare l’artista, la camera ardente è stata aperta al pubblico già ieri (lunedì 5 gennaio). Stamattina (martedì 6 gennaio) è stata chiusa solo il periodo necessario per permettere alla famiglia dell’artista, molto numerosa, di stringersi intorno a Pino un ultimo momento. Dopodiché la camera è stata riaperta al pubblico fino a quando la salma non è stata prelevata per la funzione di domani. Vi ricordiamo che, per volontà di tutta la famiglia dell’artista, i funerali saranno celebrati domani a Roma, alle ore 12 presso il Santuario della Madonna del Divino Amore, in forma pubblica per poter permettere ai fan di far sentire a Pino, ai suoi famigliari e agli amici il loro calore”,
hanno fatto sapere in un comunicato. In serata il cedimento: doppio funerale per Pino Daniele.