Papà, marito, nonno e ora anche prete cattolico: gli anglicani sposati ordinati sacerdote

Keith Newton

Nei banchi della cattedrale di Westminister, sabato pomeriggio,  c’era tutta la sua famiglia. C’erano la moglie, i tre figli, e persino un nipotino. Tutti per vedere l’ordinazione sacerdotale di Keith Newton, 58 anni e 30 anni di militanza nella Chiesa Anglicana prima dello strappo che lo ha portato dritto dritto nel gregge della chiesa di Roma.

Newton è diventato il primo prete sposato a far parte in tutto e per tutto di una Conferenza episcopale cattolica. Nello stesso giorno e nella stessa cattedrale, poi, è toccato ad altri due ex sacerdoti anglicani, entrambi sposati: Andrew Burnham e John Broadhurst.

All’origine dello strappo, anche se i diretti interessati preferiscono evitare di ricordarlo, c’è l’apertura al sacerdozio femminile da parte della chiesa anglicana. Cosa non andata giù ai sacerdoti più conservatori che hanno scelto Roma e il Papa, pur di non aver nulla a che fare con le donne celebranti. Pazienza, se, come nel caso di Newton si dovrà accettare un declassamento: era vescovo anglicano, ora è sacerdote semplice. Il Papa è stato chiaro: i sacerdoti anglicani sono i benvenuti, ma se sposati non potranno diventare vescovi.

Newton, però, si dedica soprattutto ai ringraziamenti, il Papa in testa, evita le polemiche e parla di un “percorso di conversione familiare”. Erano tutti anglicani, ora sono tutti cattolici: “Un pellegrinaggio di fede iniziato con il mio battesimo” conclude Newton.

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