Regina Elisabetta: la lettera di 6 pagine per il cane defunto, l'esorcismo e cosa pensava veramente di Margaret Thatcher Regina Elisabetta: la lettera di 6 pagine per il cane defunto, l'esorcismo e cosa pensava veramente di Margaret Thatcher

Regina Elisabetta: la lettera di 6 pagine per il cane defunto, l’esorcismo e cosa pensava veramente di Margaret Thatcher

Regina Elisabetta: la lettera di 6 pagine per il cane defunto, l'esorcismo e cosa pensava veramente di Margaret Thatcher
La Regina Elisabetta (Foto Ansa)

LONDRA – Una lettera di sei pagine che la regina Elisabetta inviò a un’amica e scritta per la morte di uno degli amati corgi, l’esorcismo in una delle stanze della residenza reale e cosa realmente pensava Sua Maestà di Margaret Thatcher. Sono solo alcune delle rivelazioni sulla sovrana contenute nei diari del giornalista Kenneth Rose, biografo della royal family scomparso nel 2014.  

Gli aneddoti sono riportati nel secondo volume di “Who Loses, Who Wins: The Journals Of Kenneth Rose. Vol. II 1979-2014” e alcuni li ha pubblicati in anteprima il Daily Mail. Il 3 giugno 1995, Rose annota che ha trascorso il weekend con David e Pamela Hicks e “Pammy dice che a volte scrive alla regina per raccontarle cose che potrebbero interessarle ma l’unica volta che le ha risposto, una lettera di sei pagine, è quando le ha inviato le condoglianze dopo la morte di uno dei suoi corgy a Clarence House”.

Il 21 marzo 1997 il biografo scrive: “Il principe Carlo mi dice che il capo di Wimbledon ha chiesto se pensava che la regina sarebbe venuta per aprire una nuova corte. “Ne dubito” rispose il principe Filippo, “a meno che non ci siano cani e cavalli”.

Il 2 gennaio 2001, Rose annota che “Lady Prue (dama di compagnia della Regina Madre) mi ha detto che un’estate era stata invitata dalla regina a Sandringham per assistere a una funzione religiosa officiata dal parroco locale in una delle stanze della residenza reale”. La camera era quella in cui era morto re Giorgio nel 1952 e che secondo alcuni domestici era “infestata da un fantasma che impediva loro di lavorare”. E fu proprio il parroco a ipotizzare che il fantasma fosse quello di Diana e non del re: “Disse che l’atmosfera opprimente e inquietante poteva essere dovuta alla principessa Diana: cose simili accadevano quando qualcuno moriva di morte violenta”. Un rito religioso per riportare tranquillità nella dimora fu celebrato in presenza di Elisabetta, la regina madre e Lady Prue.

Il 13 maggio 1989, Rose è a pranzo con la regina madre che “esprime grande ammirazione per la determinazione della Thatcher a non concedere sovranità alla Cee”. Ma Elisabetta II non è della stessa opinione della madre: il 1 giugno 1997, durante un incontro tra Rose e Isaiah Berlin, parlando di relazioni tra la regina e i suoi primi ministri, il filosofo racconta: “La regina sta attenta a non rivelare mai ciò che pensa di ciascuno, anche se è noto che lei e Margaret Thatcher hanno avuto forti divergenze sull’importanza del Commonwealth”. E Isaiah Berlin ne ha la prova, scrive Rose: “La regina e Thatcher parteciparono a un gala al Covent Garden ma si sedettero lontane. Nell’intervallo, la regina fece sapere che non voleva incontrare il primo Ministro che in seguito rivelò che le sarebbe piaciuto “salutare la regina, ma la richiesta è stata ignorata”.

Il 25 settembre 2006, il biografo annota: “Sto guardando il film The Queen, con Helen Mirren assolutamente brillante nel ruolo. Quella che sto guardando è proprio la regina in ogni sfumatura”.

Il 25 giugno 1980, Rose scrive: “Pranzo al Beefsteak (club per soli uomini di Londra) con Edward Fox (ex assistente segretario privato della regina). Racconta un aneddoto su Winston (Churchill) ospite a Balmoral nei primi anni ’50. Stava aspettando il risultato di un test nucleare con una nuova bomba e disse alla sovrana: “A questo punto, domani sapremo se è un pop (scoppio) o un flop”.

Fonte: Daily Mail 

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