ROMA – Nel Regno Unito sempre più bambini, anche di soli cinque anni, “compiono abusi sessuali” sui coetanei e responsabile sarebbe l’utilizzo dei social media. [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play] Secondo l’ente di beneficenza Barnardo, gli alunni delle scuole elementari si esibiscono in atteggiamenti pericolosi appresi on line, ad esempio toccando le parti intime dei compagni così da incoraggiarli a guardare video inappropriati.
A casa guardano filmati del tutto inadeguati alla loro età e spesso i genitori ignorano che i figli stanno condividendo spesso contenuti espliciti nelle loro stanze. Scene trasmesse in streaming in tutto il mondo e poi raccolte da siti Web frequentati da pedofili.
Barnardo sostiene che tre quarti dei rinvii a giudizio per abusi sessuali su minori sono collegati a Internet ed Emily Cherry, ha riferito che i bambini che commettono abusi stanno aumentando in numero che supera le vittime. A meno che il comportamento non sia affrontato velocemente, crescendo potrebbe peggiorare. “I bambini stanno commettendo abusi sessuali contro loro coetanei, il che è una preoccupazione in costante aumento”.
Sembra che i bambini vengano convinti a trasmettere in “streaming” delle proprie immagini sessualmente esplicite.
La Cherry, in Parlamento ha richiesto una maggiore verifica dell’età e la moderazione da parte di siti come Periscope, Facebook Live e Musical.ly, che offrono ai pedofili l’opportunità di “iniziare” i bambini “dal vivo”, scrive il Daily Mail.
Ha inoltre esortato i genitori a fare attenzione all’uso che i bambini fanno dei dispositivi e se intravedono un comportamento sessuale problematico dovrebbero chiedere consiglio a un medico di famiglia, un insegnante o a assistente sociale”.
Susie Hargreaves, dell’associazione benefica Internet Watch Foundation, ha detto ai parlamentari che i genitori “spesso sono ignari di ciò che accade nelle camere da letto dei figli”.
La ricerca effettuata da Internet Watch Foundation ha rilevato che il numero di immagini e video di abusi sessuali su minori che filmano se stessi in un anno è arrivato al 400%.