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Repubblica Ceca, scandalo hot: trema il governo

di Elisa D'Alto |16 Giugno 2013 14:15

PRAGA – Resta in carcere la bionda e potente Jana Nagyova, capo di gabinetto del premier ceco Petr Necas, al centro di una maxi inchiesta dai risvolti piccanti che rischia di far cadere il governo di Praga. Lo ha deciso il tribunale di Ostrava nel Nord della Repubblica ceca. Tra le accuse a suo carico, corruzione e abuso di potere, ma anche quella di aver incaricato i servizi segreti di spiare lo scorso anno la moglie del primo ministro, con il quale Nagyova avrebbe da tempo una relazione. Oltre a Nagyova erano stati arrestati nei giorni scorsi sette esponenti ed ex esponenti del governo di Petr Necas e del partito Ods (Civici democratici).

Una decisione, secondo la stampa locale, che avrà un forte impatto sul destino del governo. L’opposizione di sinistra, infatti, è pronta a votare una mozione di sfiducia, forse già martedì. Sulla stessa linea anche il presidente Milos Zeman, che si è detto favorevole alla fine del governo. Jana Nagyova (48 anni), al centro del terremoto che sta scuotendo la scena politica ceca, per gli inquirenti ha svolto il ruolo chiave nelle tre principali cause: appalti fraudolenti, corruzione politica e l’aver fatto spiare illecitamente delle persone.

Secondo il dossier della polizia, Nagyova ha incaricato per ”interessi puramente privati” due alti esponenti dei servizi d’informazione militari di spiare la moglie del premier Radka Necasova e altri due dipendenti dell’ufficio del governo, senza chiederne l’indispensabile consenso del ministro della Difesa. Eduard Bruna, difensore di Nagyova, ha precisato che la sua cliente avrebbe agito all’insaputa del premier. Nagyova e’ stata inoltre accusata di aver corrotto tre deputati ribelli dell’Ods offrendo loro posti di lavoro in imprese di stato o a partecipazione statale, in cambio delle loro dimissioni dal mandato di deputato.

Nagyova disponeva di un potere illimitato e godeva della fiducia assoluta del premier con il quale collabora dal 2006. E mentre i media da tempo speculano sulla storia d’amore tra lei e il premier, che sembra sia il motivo del divorzio di Necas, l’opposizione di sinistra aumenta la pressione sul premier chiedendo le sue dimissioni e minacciando di proporre martedi’ in Parlamento una mozione di sfiducia. Necas, tuttavia, resiste trovando l’appoggio del suo partito Ods e del Top 09, il partner della coalizione governativa. Mentre il terzo alleato di maggioranza, il partito Lidem, non si è ancora pronunciato in merito. Al maxi-blitz della polizia anticrimine negli uffici del governo nella notte tra mercoledí a giovedi’ scorsi, che ha portato all’arresto sette esponenti ed ex esponenti del governo di Petr Necas e del partito Ods, hanno partecipato 400 poliziotti. Furono eseguite 31 perquisizioni, sequestrati decine di chilogrammi d’oro, circa 6 milioni di euro, nonche’ documenti rilevanti per le indagini.

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