Ricatti a luci rossi: Lady Bmw racconta il flirt con Helg Sgarbi

Susanne Klatten e Helg Sgarbi (Foto LaPresse)

PESCARA – E’ durata due ore e mezza la testimonianza di Susanne Klatten Quandt, la proprietaria della Bmw, nel processo sui presunti ricatti a luci rosse a facoltose donne tedesche, in corso nel palazzo di giustizia di Pescara.

La Klatten, in maniera molto serena, ha risposto alle domande di accusa e difesa, raccontando di non aver mai conosciuto Ernani Barretta, imputato nel procedimento, e di aver avuto invece una relazione sentimentale con lo svizzero Helg Sgarbi, conosciuto nel luglio 2007 nelle vicinanze di Innsbruck.

La relazione sentimentale sarebbe iniziata nell’agosto 2007 e terminata alla fine di settembre dello stesso anno, in quanto l’uomo per la seconda volta, le avrebbe chiesto un ingente somma di danaro.

Durante la sua deposizione la Klatten ha detto che Sgarbi le dava l’impressione di essere un uomo di successo. La donna è giunta in tribunale, intorno alle 10.30 di questa mattina, con un tailleur blu a pantalone, a bordo di un furgone Mercedes. Durante il processo è stato consegnato un foglio, sequestrato a Barretta dalla Polizia austriaca, contenente dei numeri di telefono, uno dei quali appartenenti a Sgarbi, e tre alla Klatten.

La Klatten ha raccontato che Sgarbi le aveva chiesto, una prima volta, in prestito 7 milioni di euro per un grave incidente in auto che aveva avuto in America, nei pressi di Miami, durante il quale aveva investito una bambina. In quella occasione la donna gli avrebbe consegnato i soldi in contanti in un garage di un hotel di Monaco di Baviera. La manager ha sottolineato che in quel momento si fidava di Sgarbi.

Alla seconda richiesta di danaro avrebbe iniziato però a sospettare di lui, troncando dunque la relazione sentimentale. A quel punto Sgarbi avrebbe iniziato a minacciarla di raccontare la loro storia alla sua famiglia e alla stampa, recapitandole anche una lettera con due fotografie, che la ritraevano senza abiti nella stanza d’albergo di Monaco in cui solevano incontrarsi, e anche alcuni dvd, tutti vuoti, tranne uno contenente una ripresa, ritenuta continuazione delle foto.

In seguito a quegli episodi la donna ha detto di aver sporto, nel gennaio 2009, denuncia verso l’uomo che di lì a poco è stato arrestato. La Klatten ha riferito che lei e Sgarbi si incontravano solitamente nella stessa stanza d’albergo, la 629, che prenotava l’uomo. Solo in un’occasione si sarebbero incontrati in una stanza diversa. Oltre alla Klatten sono state ascoltate, sempre come testimoni, altre presunte vittime dei ricatti a luci rosse.

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