Rifiuti italiani in Serbia: firmato l'accordo

BELGRADO – L'azienda italiana Amest e il Comune di Nis (sud della Serbia) hanno firmato oggi a Belgrado un accordo per la gestione ecologica dei rifiuti sulla base del Meccanismo di sviluppo pulito (CDM, Clean Development Mechanism).

L'intesa, favorita dai ministeri dell'ambiente di Italia e Serbia, è stata siglata nella sede del Governo serbo dall'amministratore delegato di Amest, Felice Scoccimaro, e dal sindaco di Nis, Milos Simonovic, presenti il ministro dell'ambiente serbo, Oliver Dulic, l'Ambasciatore d'Italia a Belgrado, Armando Varricchio e il direttore della Camera di commercio del Veneto, Francesco Pareti.

L'accordo firmato oggi riguarda lo studio progettuale (PDD, Project Design Document), che è alla base del CDM.

In base a tale accordo, è stato precisato, a Nis (terza città della Serbia per numero di abitanti dopo Belgrado e Novi Sad) sarà possibile la captazione di biogas, l'operazione cioe' con la quale, attraverso macchine e apparecchiature speciali, dai rifiuti si ricavano i biogas per ottenere energia. Ciò dà diritto a ottenere 'crediti di emissioni' nell'ambito degli sforzi di riduzione dei gas nocivi previsti dal Protocollo di Kyoto.

''Questo investimento, che rappresenta l'applicazione diretta del Protocollo di Kyoto, ottiene due risultati, la creazione di un nuovo prodotto e la riduzione dell'emissione di gas nocivi'', ha detto il ministro Dulic, secondo il quale tale sistema verrà applicato anche in altri campi per garantire maggiore efficienza energetica e un più rigoroso rispetto dell'ambiente.

In fatto di captazione di biogas, il ministero dell'ambiente italiano ha in corso progetti in altre località della Serbia, come Pancevo (presso Belgrado) e Kragujevac (Serbia centrale).

''Amest è interessata non solo a Nis ma anche ad altre città e regioni della Serbia'', ha detto Scoccimaro, mentre il direttore della Camera di commercio Pareti ha sottolineato il grande interesse delle aziende venete a investire e operare in Serbia, ''uno dei paesi più promettenti della Regione balcanica sia per capacità tecniche sia per la preparazione umana''.

L'Ambasciatore Varricchio ha osservato come la collaborazione tra i ministeri dell'Ambiente di Italia e Serbia sia già avviata e risulti molto proficua. ''L'accordo di oggi è un nuovo sviluppo nella direazione giusta della difesa dell'ambiente.

''L'Italia – ha aggiunto – è fortemente interessata a investire in Serbia anche nel campo ambientale, dove la presenza italiana sta crescendo''. Per questo, ha sottolineato Varricchio, va chiarito e precisato il quadro legislativo serbo rendendolo più chiaro e trasparente.

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