Romania, record di contagi nelle ultime 24 ore Romania, record di contagi nelle ultime 24 ore

Romania, record di contagi nelle ultime 24 ore. Nei Balcani aumentano i nuovi casi

La Romania si conferma tra i principali focolai d’Europa. Nelle ultime 24 ore altri 1.284 casi di Covid-19.

In Romania continuano a crescere i numeri del contagio: nelle ultime 24 ore si sono registrati altri 1.284 casi di coronavirus, nuovo record dall’inizio della pandemia. Il numero totale degli infetti è salito a 43.678, i decessi a 2.165 dopo gli ultimi 15. Numeri che, com’è noto, hanno indotto il ministro della Salute Roberto Speranza ad inserire la Romania nella lista dei Paesi dai quali chi arriva in Italia sarà obbligato a osservare una quarantena di quattordici giorni.

Coronavirus, i dati nei Balcani

Resta alta anche in Bosnia-Erzegovina la curva dei contagi giornalieri. Come hanno reso noto i responsabili sanitari, nelle ultime 24 ore si sono registrati 304 nuovi contagi e 5 morti, con i totali saliti rispettivamente a 10.076 e 285. Da ieri sono guarite 159 persone.

In Slovenia sono stati 14 i nuovi contagi da coronavirus nelle ultime 24 ore, che portano il totale dei casi a 2.066 da inizio pandemia. Si è registrato da ieri un altro decesso, il cui numero complessivo è ora di 116. La Slovenia era stata sul punto il mese scorso di dichiarare finita l’epidemia per il calo progressivo delle infezioni, ma da alcune settimane è interessata da un sensibile aumento dei contagi, al pari degli altri Paesi della regione.

In Serbia nelle ultime 24 ore si sono registrati 411 nuovi contagi da coronavirus su 9.346 test effettuati, con il totale dei casi che sale a 23.263. Vi sono stati da ieri altri otto decessi, che portano a 526 il numero delle vittime. I pazienti in terapia intensiva sono ad oggi 170.

Nelle case di riposo per anziani risultano contagiati 114 ospiti e e 84 dipendenti. Il Paese balcanico, che aveva visto un progressivo indebolimento dell’epidemia il mese scorso con relativo allentamento del livello di attenzione e delle misure di prevenzione da parte della popolazione, è interessato da una forte ripresa dei contagi, al pari di tutti gli altri Paesi della regione.

Il principale focolaio resta la capitale Belgrado, che l’epidemiologo Predrag Kon, tra i principali esponenti della task force per la lotta alla pandemia, ha definito oggi una autentica ‘bomba epidemiologica’. In città solo in parte vengono rispettate le misure restrittive basilari imposte per il contrasto al contagio – mascherina, distanza fisica, igiene personale e frequente lavaggio e disinfezione delle mani.

Sopratutto fra i giovani regna noncuranza e autentico disprezzo delle norme, una indisciplina sulla quale peraltro sono del tutto assenti controlli e sanzioni. Con Bosnia-Erzegovina, Macedonia del Nord, Montenegro e Kosovo la Serbia è tra i Paesi balcanici inseriti nella lista del ministero della salute dai quali sono vietati gli ingressi in Italia. (fonte ANSA)

 

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