OCHOTSK – Affonda un peschereccio al largo della Russia, almeno 50 persone sono morte. Morte per l’acqua ghiacciata di quelle latitudini, non perché affogate. L’imbarcazione si è rovesciata perché, mentre tiravano su una rete a strascico di 80 tonnellate, si è perso l’equilibrio. Si trattava di un equipaggio multinazionale nel mare di Ochotsk, al largo della penisola della Kamchatka. In un primo momento era stato ipotizzato che la nave si fosse scontrata con un piccolo iceberg.
“Sono state tirate fuori dall’acqua 106 persone, 53 delle quali ancora in vita. Sul luogo dell’incidente stanno operando 26 imbarcazioni”, riporta l’agenzia d’informazione Ria Novosti citando un rappresentante della divisione della Kamchatka del ministero delle Emergenze russo. A bordo del Dalniy Vostok c’erano circa 130 persone.
Il peschereccio non avrebbe inviato alcun sos prima dell’incidente. Secondo prime informazioni, scrive l’Ansa, 78 membri dell’equipaggio della nave sono russi e 54 sono stranieri: “cittadini della Birmania, delle Vanuatu, della Lettonia e dell’Ucraina“, secondo una fonte dei servizi di soccorso citata dall’agenzia di stampa Sputnik. La sezione locale del ministero delle Emergenze riferisce che il peschereccio è affondato in circa 15 minuti dopo l’allagamento del suo vano motore.