Russia. Due esplosioni alla stazione di Lubianka e Park Kulturi, 37 le vittime

Due esplosioni lunedì mattina nella metropolitana di Mosca hanno causato almeno 37 vittime. Artefici della tragedia due donne kamikaze che si sono fatte esplodere nelle stazioni di metropolitana di Lubianka e Park Kulturi. In quest’ultima stazione metropolitana è stata, inoltre, trovata una cintura inesplosa, riferisce una fonte delle forze dell’ordine, citata dall’agenzia Itar-Tass. La stessa fonte ha detto che dai resti ritrovati a Park Kulturi, la kamikaze era una giovane caucasica di 18-20 anni, con i capelli neri.

La prima esplosione è avvenuta alle 7,56 (le 5,56 in Italia) nella stazione di Lubianka, la seconda in quella del Parco della cultura alle 8,38. Il procuratore di Mosca ha dichiarato che in entrambi i casi le esplosioni sono state provocate da attentatori suicidi e che per l’attentato sono stati utilizzati almeno «tre chili di tritolo». La stazione di Lubianka si trova proprio sotto il quartier generale dei Servizi di sicurezza federale (ex Kgb).

«I terroristi saranno annientati». Così Vladimir Putin commenta gli attentati. «E’ stato commesso un crimine che è tragico nelle conseguenze e ignobile nelle modalità – ha detto Putin – ma le forze dell’ordine non risparmieranno sforzi nel rintracciare e punire i criminali. I terroristi saranno annientati».

Immediata la condanna del presidente Usa, Barack Obama, che ha definito gli attentati di oggi a Mosca “un’atrocità”. «Il popolo americano è unito a quello russo nel contrasto all’estremismo violento e agli attacchi terroristici ignobili che mostrano disprezzo per la vita umana, e che noi condanniamo come una atrocità». Obama ha poi espresso il suo «profondo cordoglio» al popolo russo per le «ferite terribili e la perdita di vite umane».

Gli attentati hanno seminato il panico tra i passeggeri e nella popolazione, che ormai pensava di essersi lasciata alle spalle la lunga stagione degli attentati ceceni dei primi anni duemila. Numerose le ambulanze arrivate sul posto per i primi soccorsi. Per l’evacuazione dei feriti sono stati usati anche elicotteri. La linea interessata dalle esplosioni è stata chiusa e il traffico stradale della capitale è andato in tilt nelle zone degli attentati. Le autorità moscovite hanno aperto un’inchiesta per «atti di terrorismo». L’ultimo attacco terroristico a Mosca avvenne nell’agosto 2004, quando una donna kamizake si fece esplodere all’esterno di una stazione della metropolitana provocando dieci morti.

«La linea dello Stato per schiacciare il terrore nel nostro Paese e la linea di lotta contro il terrorismo saranno portare avanti sino alla fine e senza alcuna esitazione», ha dichiarato il leader del Cremlino Dmitri Medvedev  in una riunione speciale convocata dopo gli attentati alla metro di Mosca, con una inconsueta tempestività rispetto al suo predecessore Vladimir Putin. Medvedev ha chiesto al ministero degli Interni e all’Fsb di tenere sotto controllo la situazione e di rafforzare la sicurezza nei trasporti. «E’ difficile sventare attentati simili – dice il presidente russo -, così come è difficile garantire la sicurezza nei trasporti: occorre rafforzare sostanzialmente il controllo ed esaminare questo problema su scala nazionale».

E proprio durante la riunione al Cremlino il capo dei servizi di sicurezza (Fsb) Aleksandr Bortnikov ha confermato che potrebbe essere stato un gruppo terroristico legato al Caucaso del Nord l’autore degli attentati di Mosca. «Sul posto sono stati trovati i frammenti di due donne kamikaze che, secondo i dati preliminari, avevano a che fare in termini di residenza con il Caucaso del Nord», ha spiegato Bortnikov, in immagini ritrasmesse dalla tv. Il generale ha aggiunto che, sempre secondo i primi accertamenti, è stato usato come esplosivo l’exogene, già impiegato in precedenti attentati di matrice caucasica. In una stazione la potenza era pari a 4 kg, nell’altra 1,5-2 kg. Entrambi gli esplosivi erano imbottiti di chiodi, bulloni e pezzi di ferro.

L’Unità di crisi della Farnesina, in contatto con l’ambasciata a Mosca, ha avviato i controlli per verificare l’eventuale coinvolgimento di cittadini italiani nelle esplosioni. Lo riferisce il ministero degli Esteri italiano. Il ministero delle situazioni di emergenza russo ha fatto sapere che al momento non risulta alcun cittadino Ue tra le vittime degli attentati terroristici nella metro di Mosca.

La metropolitana di Mosca, inaugurata nel maggio 1935, è una delle più belle, utilizzate e profonde del mondo: un sontuoso museo sotterraneo di marmi, statue, affreschi usato anche, in alcune parti, come bunker o per riunioni di governo durante la seconda guerra mondiale. Le sue 12 linee, che coprono una rete di quasi 300 km con 180 stazioni, trasportano ogni giorno 8-9 milioni di passeggeri, per un totale di circa tre miliardi di utenti l’anno. Il servizio funziona dalle 06.00 alle 01.00. Il prossimo maggio ricorrono i 75 anni della sua inaugurazione.

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