Russia, il dissidente Udalstov è “in rianimazione”

Sergey Udaltsov

MOSCA – Sergey Udaltsov, uno dei leader dell’opposizione russa arrestato lo scorso 4 dicembre a Mosca, si trova in gravi condizioni nel reparto di rianimazione dell’ospedale moscovita numero 64.

Udaltsov, 34 anni, a capo del Fronte di Sinistra, aveva iniziato uno sciopero della fame dal momento del suo arresto per protestare contro l’”ingiusta detenzione”: l’attivista era infatti stato arrestato con l’accusa di “aver attraversato la strada nel punto sbagliato”.

Nonostante Udaltsov soffrisse di problemi di reni e le sue condizioni avessero iniziato da subito a peggiorare, la polizia ha impedito che gli venissero somministrate le cure di cui aveva bisogno.

La detenzione iniziale era stata prolungata di quindici giorni.

L’azione di Udalstov rientra nelle proteste seguite alle elezioni politiche russe dello scorso 4 dicembre, da cui il partito di Vladimir Putine Dmitri Medvedev è uscito vittorioso ma di gran lunga meno trionfale del passato, aggiudicandosi il 49 per cento dei voti e perdendo la maggioranza di due terzi che aveva alla Duma, la camera bassa del parlamento russo.

Le manifestazione sono scoppiate non appena sono usciti i primi risultati del voto. Solo nella prima settimana dalle elezioni nel Paese sono state arrestate oltre 1600 persone.

Il 10 dicembre nella sola Mosca le manifestazioni per richiedere nuove elezioni avevano fatto scendere in strada, secondo gli organizzatori, oltre 150.000 persone.

 

 

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