Salah, fratello: “Consegnati, meglio in prigione che morto”

Salah, fratello: "Consegnati, meglio in prigione che morto"
Il fratello di Salah

ROMA – “Salah non ha cercato di contattarci. Ci sono alcune informazioni che circolano, si può sentir dire che Salah cerca di raggiungerci, che ci fa arrivare dei messaggi, ma sono informazioni che vanno prese con molta precauzione”. Così il fratello di Salah e Ibrahim Abdleslam, Mohamed, in un’intervista a Rainews24.

“Chiedo a mio fratello – QUI IL VIDEO – di arrendersi, di costituirsi alla giustizia per rispondere a tutte le domande. Ho molta speranza che si arrenda, anche se ha paura. Salah non era radicalizzato. E’ stato manipolato, ma non sappiamo da chi e per questo vogliamo che si arrenda e che possa rispondere”.

“Ibrahim – ha aggiunto Mohamed Abdleslam, parlando dell’altro fratello morto nelle stragi di Parigi – era molto influenzabile, si poteva manipolare facilmente. Purtroppo all’ultimo minuto non ha saputo prendere la decisione giusta e fare marcia indietro, cosa che probabilmente Salah ha fatto”.

In precedenza Mohamed aveva parlato in un’intervista al primo canale della tv pubblica belga Rtbf (La Une): “Desideriamo che si arrenda, che si consegni per portare le risposte che tutti cerchiamo, preferiamo vederlo in prigione che in un cimitero. Sono convinto che Salah abbia avuto un ripensamento – ha spiegato il fratello – è una persona molto intelligente, che ha fatto un passo indietro perché ha sentito qualcosa, ha sentito che non era quello che voleva”.

 

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