BRUXELLES – (Ansa) Il ricercato numero uno Salah Abdeslam, l’ottavo uomo degli attentati Isis di Parigi, è la primula rossa, il ricercato numero uno di una caccia all’uomo che si è concentrata nel corso di domenica 22 novembre 2015 in Belgio e che ora minaccia di spostarsi verso la Germania.
Salah, sfuggito due volte alla cattura a Parigi, sarebbe stato intercettato dalle unità speciali di polizia e dalla squadra antibanditismo nei dintorni di Liegi, a Tongre à Rocourt, ma sarebbe riuscito a fuggire a bordo di una Bmw sulla autostrada E40 in direzione della Germania.
Non sembrano avere avuto molta presa su Salah gli appelli del fratello, Mohamed, che ha rilasciato interviste alle tv belghe e straniere, chiedendo a Salah di consegnarsi, perché la famiglia preferisce vederlo “in prigione piuttosto che al cimitero”.
Per catturare Salah e altri terroristi, Bruxelles, Charleroi e Liegi sono state messe in stato d’assedio. La caccia a Salah, secondo la polizia, ha portato allo smantellamento di una cellula del terrore. Sedici terroristi stati arrestati, di cui uno ferito, dalle forze speciali in più posti contemporaneamente per stanare il ricercato numero uno, Salah Abdeslam e una decina di suoi complici.
Tra i terroristi ancora in circolazione potrebbe esserci anche un sospetto jihadista britannico, indicato come sodale del boia ‘Jihadi John’ e ricercato da Londra, che avrebbe usato i suoi stessi contatti belgi per nascondersi a Bruxelles.
Le operazioni coordinate della polizia sono scattate nel tardo pomeriggio di domenica, subito dopo che il premier Charles Michel aveva confermato che l’allerta rimane al massimo livello, cioè 4. Polizia e forze speciali hanno chiuso un ampio perimetro vicino alla Grand Place, sono entrati in un hotel Radisson poco distante, e hanno compiuto azioni a Etterbeek e Molenbeek. Tutto sotto gli occhi di una città spettrale.
Contemporaneamente, altre operazioni si sono svolte a Charleroi e a Liegi.
Intanto, anche per consentire alla polizia di proseguire la caccia ai terroristi, Bruxelles resta paralizzata. Domani scuole, asili, università e uffici pubblici saranno chiusi, metro e tram sotterranei fermi, centri commerciali serrati, tutti gli eventi aperti al pubblico annullati.
Un inedito per il Belgio, una situazione eccezionale dettata dalla gravità della situazione, con un terrorista in fuga pronto a farsi esplodere aiutato da parecchi complici, forse una decina. Il Governo belga e l’antiterrorismo temono ancora “offensive a più riprese contro molteplici obiettivi”, soprattutto quelli affollati, esattamente con a Parigi. E non hanno intenzione di correre rischi, nonostante ammettano di essere consapevoli dei danni “economici e professionali” che tali misure estreme hanno come conseguenza. Poche le istituzioni europee che lavoreranno, ma si svolgeranno solo le riunioni più importanti, come Eurogruppo e consiglio istruzione, mentre le altre sono state annullate.