Salvò la principessa Anna da un rapimento, ex pugile mette all'asta medaglia per pagarsi il funerale Salvò la principessa Anna da un rapimento, ex pugile mette all'asta medaglia per pagarsi il funerale

Salvò la principessa Anna da un rapimento, ex pugile mette all’asta medaglia per pagarsi il funerale

Salvò la principessa Anna da un rapimento, ex pugile mette all'asta medaglia per pagarsi il funerale
Salvò la principessa Anna da un rapimento, ex pugile mette all’asta medaglia per pagarsi il funerale (nella foto Anna e la regina Elisabetta)

LONDRA – Quella medaglia è stato l’orgoglio della sua vita, gli fu appuntata al petto dalla regina in persona per aver salvato nel 1974 da un tentativo di rapimento la principessa Anna, secondogenita di Elisabetta II e di Filippo d’Edimburgo. Ma adesso Ronnie Russell, 72 anni, ex pugile dal fisico inconfondibile, ha deciso a malincuore di disfarsene: costretto a metterla all’asta per 50.000 sterline, in modo – dice – da pagarsi le spese mediche e quelle delle future esequie, quando sarà il momento, senza pesare sui propri eredi.

La sua storia è stata raccolta oggi dalla Bbc. E’ un racconto fatto a tratti col sorriso, ma che suggerisce tristezza. E getta un ennesimo fascio di luce sull’altra faccia della luna del Regno Unito, quella più marginale, più sferzata dalla povertà e da disparità sociali tornate in questi anni ad approfondirsi.

“Sono in pessima saluta da tempo”, premette il vecchio peso massimo dilettante da Bristol, dove vive ormai dimenticato dai più dopo il momento di celebrità affrontato 46 anni orsono, nei giorni in cui tutti – da Buckingham Palace ai giornali – lo esaltavano come un eroe. “Voglio essere sicuro di avere abbastanza soldi per pagarmi il funerale, senza che la mia famiglia debba fare i debiti”, spiega. L’unico suo tesoro è quella decorazione, una George Medal per il coraggio dal valore materiale di 15-20.000 sterline. Ma da cui lui conta di ricavarne 50.000 (accennando a un anonimo compratore britannico già disposto a quanto pare versare la cifra) in considerazione della patina di storia che l’avvolge.

“Non avevo mai pensato di venderla, né avrei mai creduto di poterla cedere per questa somma, mi fa impressione”, mormora Ronnie pensieroso. Il giorno in cui la ricevette fu in effetti un giorno memorabile. Uno dei rari momenti in cui la stessa regina, esempio di rigore assoluto da 67 anni sul trono, si concesse un moto d’emozione pubblica. “Questa medaglia è dalla regina, ma io voglio ringraziarla come madre di Anna”, affermò.

Un grazie sentito e doveroso, a quell’omone intervenuto per aiutare una donna, oltre che una principessa, a costo di sfidare a mani nude la pistola di un criminale squilibrato. Tutto accadde a Londra, come Ronnie rievoca alla Bbc, il 20 marzo del 1974. Anna fu sorpresa dall’aggressore, tale Ian Ball, mentre saliva in auto al fianco dell’allora marito Mark Phillips. E Russell, in partenza con la famiglia a bordo di una vettura vicina, non esitò a farsi avanti. La principessa – ricorda – non aveva perso la sua compostezza, cercava di divincolarsi dicendo semplicemente a Ball (più tardi finito in manicomio) di “non essere sciocco” e “andar via”, ma senza riuscire a liberarsene. Finché non fu proprio il pugile a a risolvere la faccenda: “M’avvicinai, lui mi puntò addosso l’arma e io lo colpì con un pugno con tutta la forza che avevo. Crollò faccia a terra”.

Un gesto da cavaliere d’altri tempi, seppure in sembianze da uomo del popolo, che gli valse la gratitudine dei Windsor, messaggi e telegrammi dalla stessa Anna, la medaglia al valor civile. Ma che non gli ha dato una vita agiata, soprattutto col passare degli anni. E su cui non gli resta ora che provare a far cassa, per tirare avanti fino alla tomba. (fonte ANSA)

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