“Se ti stuprano non ti curiamo”. La posizione di due ospedali cattolici

di Redazione Blitz
Pubblicato il 18 Gennaio 2013 - 12:50 OLTRE 6 MESI FA
L’Ospedale Heilig-Geist-Krankenhaus

BERLINO – In Germania due ospedali cattolici, il Vinzenz e l’Heilig-Geist-Krankenhaus, si sono rifiutati di curare una ragazza vittima di una violenza sessuale. La pillola del giorno dopo non si può prescrivere, è una questione etica per le strutture cattoliche che non possono “uccidere la vita” nemmeno a chi ha appena subito una terribile violenza.

L’Arcidiocesi di Colonia si è affrettata a negare la procedura dicendo che non è vero che i loro ospedali rifiutano le visite ginecologiche dopo uno stupro. “Non è assolutamente così” spiega il portavoce Christoph Heckeley, anche se due ospedali hanno agito in quel modo ha sottolineato che “hanno agito contro la normale procedura”.

In sostanza, gli ospedali cattolici devono e possono fornire visite ma non possono prescrivere la pillola del giorno dopo, neppure in seguito a una violenza.

La cura negata ha avuto un grande eco mediatico, tanto che Irmgard Kopetzky, che gestisce un’associazione per le donne violentate, ha riferito che “i medici degli ospedali sono molto confusi e non sanno come trattare le vittime di abuso sessuale”. Il quotidiano tedesco Spiegel si chiede: “I medici sono felici di lavorare in queste condizioni?”. Il ginecologo del Vinzenz “era insicuro sul da farsi ma spaventato perché ha firmato un contratto e quindi deve rispettare le regole” spiega un testimone che aggiunge: “La preoccupazione del medico era comprensibile perché l’anno scorso un altro collega è stato licenziato”.”