Vladimir Putin (foto Ansa) Vladimir Putin (foto Ansa)

Sergei Skripal, l’oligarca russo Akhmedov: “In atto una cospirazione contro Putin”

Vladimir Putin (foto Ansa)
Vladimir Putin (foto Ansa)

MOSCA – Farkhad Akhmedov, oligarca russo al centro del più costoso divorzio nel Regno Unito ha bizzarramente paragonato il suo caso all’avvelenamento dell’ex spia russa Sergei Skripal.

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Il miliardario sostiene che ci sia in atto una cospirazione britannica contro Vladimir Putin e la Russia.
Akhmedov sembra suggerire che l’ordine delll’Alta corte britannica di pagare all’ex moglie 453 milioni di sterline e l’indagine sul tentato omicidio di Skripal, ex doppio agente al soldo dell’ MI6, facciano parte di una “caccia alle streghe”.
Akhmedov, al MailOnline ha dichiarato: “Queste ultime azioni dimostrano ancora una volta che l’establishment britannico si è impegnato deliberatamente in una campagna di cospirazione motivata politicamente e una provocazione organizzata contro la Russia”.

Il magnate del gas e del petrolio, amico di Roman Abramovich, rifiuta di accettare la sentenza di divorzio, insiste sul fatto che gli inglesi non hanno giurisdizione su un matrimonio tra connazionali arrivati nel Regno Unito 15 anni fa.
“Il primo ministro May che accusa Putin e il Cremlino per il tentato avvelenamento di Skripal è l’ultimo esempio di una continua caccia alle streghe anti-russa per distogliere l’attenzione dalla Brexit”.
“Il debole governo della May sta creando lo spauracchio di Putin nel tentativo di dimostrare che la Gran Bretagna in qualche modo sulla scena mondiale ha ancora un ruolo da protagonista”.
“L’aspetto triste, per il Regno Unito, è che la Russia risponde alle azioni ostili, ai discorsi aggressivi e alle assurde cospirazioni con un’alzataa di spalle”.

“Per quale motivo la Russia si dovrebbe preoccupare di un vecchio e inoffensivo traditore come Skripal? Era completamente innocuo e non aveva motivo di ucciderlo. Se fosse stato una minaccia, non sarebbe mai stato espulso dalla Russia”.
“Il procedimento illegale di divorzio della mia ex moglie e dei suoi avvocati hanno fatto parte dello stesso percorso”.
“La corte e il sistema legale britannico hanno manipolato i fatti: eravamo cittadini russi sposati in Russia, legalmente divorziato nel Paese 15 anni prima e fatto una corretta e generosa offerta alla mia ex moglie”.

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