Finora, sottolinea la stampa, l’industria dei sex toys non è mai stata messa sotto indagine dalle autorità sanitarie svedesi, al contrario di quelle che producono giocattoli per bambini, che devono rispettare rigidissime regole.
Anna Lofstrom, del gruppo di ispettori ambientali nella città svedese di Malmoe, ha dichiarato: “Ciò che si sa di queste sostanze è che hanno effetti importanti quanto a inibizione della riproduzione, ma non sappiamo in che modo le persone sviluppano problemi utilizzando i sex toys che le contengono”.
Christian Lindh, dell’Università di Lund, a chi gli chiedeva perché solo ora le autorità sanitarie entrino nelle camere da letto degli svedesi, ha risposto: “Immagino che finora sia stato considerato un tema troppo delicato”.