Aeroporti, Germania: “Controlli mirati su ‘profili’ di passeggeri a rischio terrorismo”. Proteste: “Discriminazione”

Pubblicato il 29 Dicembre 2010 - 08:52 OLTRE 6 MESI FA

Il nuovo capo dell’Associazione degli aeroporti tedeschi (Adv) ha auspicato il varo di controlli di sicurezza basati su ‘profili’ di rischio, una pratica usata in paesi come Israele ma controversa perché rischia di creare discriminazioni legate al colore della pelle e alle convinzioni religiose.

Christoph Blume, che da gennaio sarà alla guida dell’Adv, ha spiegato ad un giornale tedesco che con i controlli attraverso il ”profiling” (il raggruppamento di passeggeri in diverse categorie di rischio) si potrà porre un freno al moltiplicarsi di nuove misure di sicurezza introdotte ogni volta che si sventa un attentato terroristico. Questa ”corsa ad ammodernare gli strumenti – ha sostenuto Blume sul quotidiano Rheinische Post – ad un certo punto raggiungerà i propri limiti tecnologici e operativi”.

Con il ”profiling”, ha sostenuto invece Blume, che è anche amministratore delegato dello scalo di Duesseldorf, ”i sistemi di controllo potrebbero essere impiegati in maniera più efficace per il bene di tutti”. La proposta riecheggia quanto auspicato questo mese da Giovanni Bisignani, il Direttore generale della Iata, l’Associazione internazionale del trasporto aereo, secondo il quale una raccolta mirata di informazioni sul viaggiatore consentirebbe di tracciarne un profilo-rischio in base al quale indirizzarlo a controlli impostati secondo corrispondenti livelli di sicurezza.

La proposta di Blume è stata subito criticata dalla ministra della Giustizia tedesca, la liberale (Fdp) Sabine Leutheusser-Schnarrenberger, secondo la quale c’è il pericolo di discriminazioni etniche. Dal canto suo il più grande sindacato di Polizia della Germania ha sottolineato i problemi pratici di attuazione negli scali tedeschi, spesso piu’ grandi di quelli israeliani.