Un computer, foto Ansa Un computer, foto Ansa

Simon Finch, l’ex spia britannica accusata di aver passato informazioni militari a governi stranieri

Un computer, foto Ansa
Un computer (foto d’archivio Ansa)

ROMA – Simon Finch è un’ex spia britannica dotato di un’eccezionale memoria fotografica e grazie a questa imparava i segreti a mente senza bisogno di prendere appunti.

Finch, di Swansea, Galles del Sud, a ottobre 2018 in base all’Official Secrets Act, è stato accusato di aver passato informazioni militari top-secret a dei governi stranieri. La spia, che lavorava al BAE Systems non aveva negato le accuse e affermato di aver inviato dei dettagli sensibili a “una serie di governi stranieri ostili” per vendicarsi delle autorità del Regno Unito dopo una lite con la polizia britannica e aver subito un “trattamento degradante”.

Finch si era descritto come una persona “che lavora su sistemi classificati, un po’ autistico e con una memoria fotografica” e aveva sostenuto di aver lavorato nel settore della difesa per 20 anni, di avere accesso a informazioni segrete e top secret. “Il Regno Unito mi ha rifiutato giustizia, risarcimento e perfino qualsiasi cura, per cui non aveva il diritto di aspettarsi la mia lealtà”, aveva detto Finch.

“Sono contento di dire che ho trascorso gli ultimi dieci mesi a documentare informazioni segrete, top secret e in codice sull’ampia gamma di sistemi militari a cui ho lavorato”. “Informazioni che sono state inviate a numerosi governi stranieri ostili. Se alla nazione non interessa la mia sicurezza, perché dovrei occuparmi della sicurezza nazionale?”. Ai sensi della legge del 1989, una divulgazione è considerata pericolosa se “danneggia la capacità” delle forze armate, porta alla perdita di vite o lesioni al personale o mette in pericolo gli interessi del Regno Unito all’estero. Dopo il presunto reato, è stata avviata un’idagine dal Counter Terrorism Command del Met.

Fonte: Daily Mail.

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