Spagna: l’Andalusia indennizza le donne umiliate dal franchismo

Il governo regionale dell’Andalusia ha deciso di versare un indennizzo di 1.800 euro alle donne che furono umiliate, rasate, costrette a bere olio di ricino, dalle squadracce franchiste durante la Guerra Civile (1936-39) e nei primi anni della dittatura, fino al 1950. Il risarcimento finanziario, 60 anni dopo, è stato previsto specificamente per le donne sottoposte a misure vessatorie.

Le persone detenute in prigioni o campi di internamento del franchismo sono già state indennizzate con una legge del 2004 – che ha consentito di versare 9,5 milioni di euro a 2.480 vittime dei franchisti – dal governo socialista della Comunità (regione) di Andalusia. La normativa approvata nella giornata di martedì riguarda ”non fatti che hanno comportato privazione di libertà, ma azioni vessatorie rivolte specificamente contro le donne”, spesso perchè oppositrici politiche, mogli o amiche di repubblicani, comunisti o anarchici, o solo appartenenti a famiglie di oppositori.

In una nota il governo andaluso cita in particolare il caso delle donne rasate, costrette a bere olio di ricino, o ”esposte allo scherno del pubblico”, che hanno subito violenza ”nell’onore, nell’intimità, nella propria immagine”. Molti aspetti oscuri del franchismo rimango avvolti nell’ombra in Spagna, dopo la transizione morbida fra dittatura e democrazia avvenuta alla fine degli anni ’70 in seguito alla morte del ‘caudillo’ Francisco Franco (1975).

I resti di decine di migliaia di oppositori si trovano tuttora in migliaia di fosse comuni sparse per il paese, e poca luce e’ stata fatta ancora su diversi crimini del franchismo. Una legge sulla Memoria Storica e’ stata approvata solo negli ultimi anni per iniziativa del governo socialista del premier Jose’ Luis Zapatero.

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