Spagna: da oggi la ristrutturazione delle banche la pagheranno gli istituti

MADRID – Il governo spagnolo del premier socialista Jose' Luis Zapatero ha approvato per decreto la riforma dei meccanismi di appoggio al settore bancario annunciata nei giorni scorsi dal ministro dell'economia Elena Salgado per fare si' che non siano piu' i contribuenti a dovere pagare per la ristrutturazione delle banche: lo ha indicato il portavoce del governo Jose' Blanco dopo la riunione del consiglio dei ministri.

La riforma prevede la fusione dei tre fondi attuali di garanzia dei depositi – di banche, casse e cooperative di credito – in un solo organismo che coprira' le eventuali perdite del Fondo di ristrutturazione ordinata del settore bancario (Frob) incaricato degli interventi di salvataggio degli istituti in difficolta'. La dotazione del nuovo fondo sara' di 6,593 miliardi di euro. Il nuovo fondo unificato, ha precisato Blanco, dovra' assumere ''ogni possibile costo della ristrutturazione''.

Il governo spagnolo ha annunciato la settimana scorsa un ultimo intervento di ristrutturazione del settore con una copertura di 7,5 miliardi per la ricapitalizzazione di quattro casse di risparmio. La fusione dei tre fondi e il nuovo ruolo del fondo unificato, ha precisato il ministro, non rimette in questione la garanzia di rimborso dei depositi dei clienti delle banche fino a 100mila euro prevista in caso di fallimento nel quadro della normativa Ue del 2008.

Con la riforma annunciata oggi, il governo Zapatero intende ''fare si' che le future perdite nella ristrutturazione del settore finanziario non siano a carico dei contribuenti e non aumentino il deficit pubblico''.

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