BARCELLONA – Una donna incinta di otto mesi che indossava il niqab, il velo integrale musulmano che lascia scoperti solo gli occhi, è stata aggredita mentre passeggiava insieme al marito e ai loro due figli nel centro storico di Barcellona.
Due giovani, ultras del gruppo vicino all’estrema destra Blanc-i-Blaves collegato alla squadra di calcio Espanyol di Barcellona, hanno insultato la donna e poi, quando il marito è intervenuto per difenderla, hanno iniziato a picchiarlo. A quel punto la donna è intervenuta per cercare di difendere il compagno, ma i due hanno preso di mira anche lei, e l’hanno colpita con un calcio alla pancia.
Poco dopo sono arrivati i soccorsi, e la donna è stata trasportata immediatamente in ospedale, dove dagli esami è emerso che il feto non ha riportato danni.
I due ultras sono stati arrestati dalla polizia ma rilasciati subito dopo. Sono accusati di aggressione e crimini d’odio.
Proprio il numero di questi reati, legati alle difficoltà di integrazione religiosa, sono cresciuti nell’ultimo anno dell’11 per cento rispetto al 2014 in Spagna. I maggiori episodi di razzismo violento si sono verificati nella regione della Catalogna.
Vicino a Barcellona, trenta Comuni governati dal centrodestra hanno vietato il niqab e il burqa nei luoghi pubblici.